Una immediata convocazione al Ministero per lo Sviluppo economico per parlare della situazione dei lavoratori ex Mercatone Uno. La richiesta datata 28 giugno arriva da Cgil , Cisl e Uil, che con una lettera inviata al ministro Luigi Di Maio e ai commissari straordinari chiedono, appunto, di mettere sul tavolo con urgenza il tema “di una risposta integrativa al reddito per non penalizzare le lavoratrici e i lavoratori che pagano ulteriormente l’esito del fallimento di Shernon Holding e il ritorno in amministrazione straordinaria del complesso aziendale”.
Il problema è quello che era già stato evidenziato nel precedente incontro tenuto al Mise una decina i giorni or sono: la gestione Shernon, l’azienda fallita che ha gestito per qualche mese 55 negozi della Mercatone Uno tra cui quello di Cesano Maderno, è stata cancellata, ma non per tutto.I lavoratori che per contribuire al rilancio dell’azienda avevano accettato la riduzione di contratti full time ad altri part time di 20, 24, 28 ore ottenendo in cambio la promessa del mantenimento del posto di lavoro per almeno due anni, si sono visti rifiutare la richiesta di tornare ai contratti precedenti, nonostante le promesse della Shernon non siano state mantenute per niente.
Con la conseguenza che la cassa integrazione, peraltro concessa a tempo di recordi grazie a un Decreto direttoriale emanato ieri dalla Direzione Generale degli Ammortizzatori sociali e della formazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sarà ridotta a poche centinaia di euro perchè calcolata su orari e stipendi ridotti.
L’incontro però è stato chiesto anche per conoscere i risultati delle analisi dei nuovi commissari straordinari sulla situazione dell’azienda oltre che per verificare se si è fatto avanti qualche imprenditore per rilevare l’attività.
I sindacati chiedono una sorta di tavolo permanente, una serie di incontri per monitorare la situazione