Matteo Salvini infiamma Lazzate contro i profughi: «Il Borgo non si tocca»

Bagno di folla nel pomeriggio di sabato a Lazzate per Matteo Salvini. Il leader della Lega Nord ha fatto tappa in Brianza, dove nell’ultimo mese i cittadini hanno alzato le barricate in vista dell’arrivo di una ventina di profughi.
Andrea Monti con Matteo Salvini
Andrea Monti con Matteo Salvini

«Spettacolari incontri pieni di bella gente anche oggi a Lazzate, in Brianza, e a Lomazzo (Como), nonostante il sabato di caldo africano! Siamo sulla strada giusta, se mi aiuterete a ridare fiducia a quegli italiani che la hanno perduta, riportandoli a votare, il Pd in questo Paese avrà un futuro solo come partito di opposizione!». Con queste parole Matteo Salvini ha salutato le centinaia di leghisti che lo hanno accolto, sabato 5 sera, nelle ultime tappe lombarde (ma solo in ordine di tempo) del suo forsennato tour estivo.


“Il Borgo non si tocca, Lazzate ai lazzaresi”. Lo ha ribadito a parole e indossando la maglia simbolo della lotta di questa torrida estate 2017. Mentre i cittadini organizzano sondaggi su internet (uno con risultato schiacciante da 400 contro e una decina a favore) e referedum nelle piazze (alla prima serata di votazione si sono presentati addirittura in 300 per rispondere al quesito “Sei d’accordo ad attivare un centro di accoglienza stranieri richiedenti protezione internazionale, senza che venga coinvolta nella decisione l’amministrazione comunale?”) il leader della Lega Nord è arrivato nel cortile di via Volta, lo stesso in cui D&G Reserarch ha confermato di aver acquistato due appartamenti da adibire all’accoglienza di profughi richiedenti asilo e lo stesso per il quale la prefettura ha confermato al sindaco Loredana Pizzi di aver avviato un progetto insieme all’agenzia di Seveso.