La Camera di commercio di Monza torna nella gestione della Villa reale con 125mila euro di dote

Via libera dei proprietari della Villa reale e del parco, Regione inclusa: così la Camera di commercio di Monza torna nel consiglio di gestione della reggia a quattro anni di distanza dall’uscita, con una dote di 125mila euro. La rappresenta Carlo Edoardo Valli.
Carlo Edoardo Valli con la direttrice del Triennale design museum Silvana Annicchiarico
Carlo Edoardo Valli con la direttrice del Triennale design museum Silvana Annicchiarico Fabrizio Radaelli

La Camera di commercio torna a fare parte del Consorzio Villa reale e parco di Monza. A stabilirlo è una delibera dell’Assemblea consortile, che ha votato all’unanimità il via libera all’adesione dell’ente camerale all’organismo di gestione della reggia. È il presidente della Camera brianzola Carlo Edoardo Valli il rappresentante che dalla seduta del 21 dicembre vota nel consiglio di gestione, affiancando il presidente (in quanto sindaco di Monza) Roberto Scanagatti e gli incaricati di Comune di Milano, Regione Lombardia, Ministero dei beni artistici e culturali, Assolombarda Confindustria e Provincia di Monza.

La Camera di commercio di Monza porta in dote al Consorzio 125mila euro, un contributo annuale che per il 2015 si divide in 85mila euro di importo minimo e altri 40mila di servizi specialistici. È una cifra standard di partecipazione stabilita lo scorso marzo per tutti gli enti “consorziati non promotori”.

Il rientro della Camera nella gestione della reggia era iniziato a luglio con una nota dell’ente di piazza Cambiaghi che aveva chiesto l’adesione formalmente: era già stata socio del Consorzio nel 2010 e per la reggia il suo ritorno può “giovare alla valorizzazione del potenziali di relazioni del complesso monumentale della Villa reale con il contesto territoriale e internazionale”. C’è, anzi c’era, un però: nel frattempo, dopo l’uscita dal Consorzio, la Camera di commercio era entrata nel consiglio di amministrazione della Triennale di Milano, che ha un contratto di subconcessionario con la reggia, attraverso Nuova Villa reale spa di Attilio Navarra, per il Museo del design al Belvedere. E lo statuto del Consorzio Villa reale dice all’articolo 6 che “non possono ottenere qualifica di consorziati tutti quei soggetti che risultano direttamente e indirettamente titolari di rapporti di sub concessione o di appalto col consorzio”.

Insomma, apparentemente strada sbarrata per la Camera, ma non è così per i soci proprietari ai quali lo scorso ottobre è stata chiesta “un’interpretazione autentica del dispositivo statutario”: la Regione ha dato parere positivo all’ingresso della Camera, che è stato ufficializzato a fine novembre.