Il Tar della Lombardia accoglie il ricorso e boccia l’ordinanza di Fontana che chiudeva le scuole superiori

Il Tar della Lombardia ha accolto il loro ricorso contro l‘ordinanza lombarda dell’8 gennaio che aveva disposto la Dad (didattica a distanza) al 100% per tutte le scuole secondarie fino al 25 gennaio. Ricorso presentato dal comitato “A scuola!”.
I banchi anti contagio arrivati nelle scuole superiori brianzole
I banchi anti contagio arrivati nelle scuole superiori brianzole

«Il Tar accoglie la nostra richiesta, respinge l’ordinanza, le scuole possono riaprire»: così un portavoce del comitato ‘A scuola!’, che comprende genitori e studenti, ha annunciato che il Tar lombardo ha accolto il loro ricorso contro l‘ordinanza lombarda dell’8 gennaio che aveva disposto la Dad (didattica a distanza) al 100% per tutte le scuole secondarie fino al 24 gennaio. Il Comitato “A scuola!” aveva depositato l’11 gennaio, due giorni fa, il ricorso al Tar per la sospensione dell’ordinanza emessa dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana l’8 gennaio.

Secondo il ricorso “con il decreto regionale Fontana avrebbe esorbitato dalle proprie competenze violando l’art. 4 del decreto legge n. 1 del 5 gennaio 2021 (norma di rango primario), che prevedeva la progressiva ripresa dell’attività scolastica in presenza per gli alunni delle secondarie di secondo grado“. Inoltre, si legge nel ricorso, “l’ordinanza non è sufficientemente motivata: afferma per esempio di voler evitare assembramenti quando nelle zone arancioni, condizione in cui attualmente si trova la Lombardia, sono aperti i negozi e c’è libertà di circolazione, ovviamente anche per i ragazzi. L’ordinanza, inoltre, ignora il lavoro dei tavoli prefettizi che avevano elaborato un piano per lo scaglionamento degli orari della città e la ripresa della didattica in presenza e non considera altre possibilità esistenti in relazione alle scuole, come l’introduzione dei cosiddetti ‘tamponi rapidi’ (ritenuti idonei anche secondo la circolare del Ministero della Salute doc. 6) e l’incremento del contact tracing, misure che potrebbero essere non difficilmente implementate“.

«Le scuole possono riaprire, ovviamente non già domani perché è troppo tardi – spiega il portavoce del comitato – per organizzarsi».

«Prendiamo atto della decisione del Tribunale amministrativo regionale e ci riserviamo, dopo aver valutato nel dettaglio le motivazioni dello stesso, di proporre reclamo poiché i riferimenti normativi che hanno orientato il giudice del tribunale, non tengono conto della possibilità delle Regioni di adottare misure più restrittive di quelle previste dai vari Dpcm»: lo ha detto Regione Lombardia in una nota di commento alla decisione dei giudici amministrativi lombardi.