In abbazia san Benedetto, a Seregno, il tradizionale appuntamento con la festa di san Mauro è stato celebrato, con la solenne concelebrazione presieduta da monsignor Paolo Martinelli, 62 anni, frate minore cappuccino e vescovo ausiliare di Milano e vicario episcopale per la vita consacrata maschile, gli studi secolari e le nuove forme di vita consacrata. Il canto liturgico è stato eseguito dal coro Beata Vergine del Lazzaretto. All’altare l’abate Michelangelo Tiribilli e i monaci Giovanni Brizzi, Valerio Cattana, Abraham Zarate Zaninelli, Ilario Colucci, Mark Ntrakwak, Emanuele Boateng, Augustine e don Romeo Filoteo.
Era presente il sindaco Alberto Rossi e l’assessore al bilancio William Viganò. All’omelia il vescovo ha sottolineato come: «La festa di san Mauro, discepolo di san Benedetto, insieme a san Placido, è un’occasione per richiamare il senso della vita consacrata contemplativa, al senso dei discepolato e della sapienza cristiana di cui sentiamo tanto bisogno, soprattutto in questi tempi difficili, a causa del perdurare della pandemia». Al termine monsignor Martinelli ha impartito la benedizione con la reliquia di san Mauro.