Desio: via ai lavori per salvare la cupola della basilica, posizionata la gru – FOTO

È stata posizionata all’alba di sabato 22 maggio la gru che per nove mesi permetterà i lavori di restauro della cupola della basilica dei Santi Siro e Materno a Desio.
Desio cupola basilica Santi Siro Materno
Desio cupola basilica Santi Siro Materno

Un grande braccio meccanico, alto 52 metri, che ha permesso a una decina di operai di toccare con mano la maestosa volta che i desiani sono abituati ad ammirare da lontano. È iniziato così, sabato 22 maggio all’alba di fronte a tanti cittadini con lo sguardo all’insù, il restauro della cupola della basilica dei Santi Siro e Materno. I lavori proseguiranno per nove mesi e permetteranno al più «ammalato» tra i monumenti storici di Desio di tornare agli antichi splendori. La gru potrà giungere fino a oltre sessanta metri di altezza e muoversi con relativa agilità attorno a uno dei simboli della città brianzola di 42mila abitanti.

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Desio cupola basilica Santi Siro Materno

Una dopo l’altra, saranno smontate e sostituite 28mila lastre di ardesia, danneggiate dal tempo. Un lavoro enorme e costoso: l’investimento di 800mila euro è stato affrontato dalla parrocchia di Desio come si faceva una volta: con un impegno collettivo. La parrocchia e i fedeli più affezionati hanno fatto la loro parte. Ma poi si è unita un’intera città: artisti, come Carla Bruschi che ha donato una sua opera; associazioni, che hanno dato vita a eventi benefici; le scuole, con tre diversi concorsi.

Con i bambini più piccoli delle scuole d’infanzia che hanno realizzato con le loro mani piccoli lavori, oppure gli adolescenti e i giovani che hanno girato videoclip e un contest postato sul web. Marco Sala, coordinatore del gruppo di sostegno solidale, punta sul coinvolgimento di tutti. Regione Lombardia e comune di Desio hanno stanziato 200mila euro. Al sostegno si sono aggiunti banche come il Banco Desio, aziende, e istituzioni come la Fondazione per la Comunità di Monza e Brianza, che ha promosso una raccolta fondi dedicata.

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Desio cupola basilica Santi Siro Materno

Un capolavoro di «intelligenza comunitaria»: lo stesso che nei secoli aveva dato vita alla basilica dei Santi Siro e Materno. E che ha spiegato bene Massimo Brioschi, storico locale: «I cittadini desiani, gratuitamente, con la loro carriola, si presentarono tutti i sabati e le domeniche: caricavano la carriola di macerie, la portavano alla stazione, creando la rampa che sale alla stazione, fatta praticamente di cocci della vecchia basilica. Un lavoro colossale durato quattro anni in cui non c’era in ballo solo il tetto di una chiesa ma l’orgoglio, le tensioni sociali, l’ambizione di costruire qualcosa di fuori dall’ordinario e l’identità stessa di una città. Desio così uscì dal suo medioevo».

Era il 1894 e, 127 anni dopo, la cupola continua a emozionare e a fare levare in alto lo sguardo. Il primo a non nascondere il proprio stupore è il parroco, don Gianni Cesena: «Ieri come oggi la Cupola ci permette di alzare il nostro sguardo verso più alti orizzonti. Non stiamo solo rinnovando un monumento del passato ma anche il nostro mondo interiore, l’identità di una città e il suo sguardo verso il futuro. Facciamo un appello alle donne e agli uomini di buona volontà perché questo intervento possa essere portato a termine con successo e la città possa ritrovarsi attorno alla sua basilica con un’identità più forte».

Coinvolto anche il sindaco, Roberto Corti: «Ci sentiamo tutti corresponsabili». Il progettista, Gianluca Gatto ed Elia Ranza, titolare della Caliber, l’impresa della val Seriana esecutrice dei lavori, hanno iniziato a lavorare partendo dall’ultimo restauro, avvenuto nel 1976: «Ho raccolto documentazione, cercando di capire che tipo di intervento fosse stato fatto nel 1976. In quell’occasione è stata cambiata una parte della sottostruttura lignea per quasi 40 metri cubi, oltre a tutte le parti esterne in ardesia. Questo lavoro di studio è stato prezioso e ora iniziamo un nuovo percorso». È la stessa azienda che si è occupata della Cupola della basilica di San Simpliciano a Milano.

I segnali di «malessere» della cupola erano iniziati nei primi mesi del 2019 quando, per le forti intemperie, un numero di lastre di ardesia si erano distaccate, finendo a terra. L’area era stata transennata ed era stato necessario avvolgere l’intera struttura in un «manto» di protezione. La basilica dei Santi Siro e Materno ha origini antiche: la chiesa primitiva, intitolata ai Santi Siro e Materno, fu fatta edificare nel VII secolo da San Giovanni Buono. Nel 1652 iniziarono i lavori per la nuova chiesa parrocchiale. L’apertura al culto avvenne il 31 ottobre 1736. Nel 1891 iniziarono i lavori di ampliamento. La basilica attuale fu consacrata il 26 agosto 1895 dal beato cardinale Andrea Ferrari.

Come sostenere i restauri. È possibile versare una donazione utilizzando diverse modalità:

Bonifico bancario a Parrocchia SS. Siro e Materno, Iban IT54N0344033100000000286300, Causale: Cupola Basilica Desio

Direttamente alla Segreteria Parrocchiale, da lunedì a venerdì, ore 9 – 12, Telefono 0362.621678, Mail basilica.desio@tiscali.it

Bonifico intestato a Fondazione della Comunità di Monza e Brianza Iban: IT03Q0503420408000000029299 Causale: Cupola Basilica Desio – Erogazione liberale per il restauro della cupola Info: segreteria@fondazionemonzabrianza.org