Chi sono e cosa fanno i carabinieri a cavallo da 30 anni nel parco di Monza – FOTO

FOTO - Chi sono e cosa fanno i carabinieri a cavallo del Reparto nel parco di Monza, l’unico del Nord Italia, che ha compiuto trent’anni a gennaio ed è inquadrato nella Compagnia dell’Arma di Monza.
Monza Carabinieri Nucleo a cavallo parco
Monza Carabinieri Nucleo a cavallo parco Fabrizio Radaelli

«I carabinieri a cavallo hanno una funzione operativa ma anche di rappresentanza, sono la nostra cartolina. Il rapporto tra animale e carabiniere fa parte della storia dell’Arma, lo custodiamo gelosamente. Ognuno dei sei cavalli ha una propria matricola e segue una dieta accurata e su misura. Per noi sono come colleghi».

Ha compiuto trent’anni a gennaio il Reparto dei carabinieri a cavallo del parco di Monza, l’unico del Nord Italia, inquadrato nella Compagnia dell’Arma di Monza guidata dal capitano Pierpaolo Pinnelli che ne parla (giustamente) con orgoglio.


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In Villa Cernuschi. Dopo otto anni in Villa Mirabello, dal 1997 il Reparto occupa Villa Cernuschi. Sei i cavalli a disposizione degli otto militari in servizio, quattro sauri e due bai scuri. Si tratta di animali “d’esperienza”, hanno tra i 18 ai 22 anni, abituati ad affrontare le pattuglie in un parco cittadino con tutte le innumerevoli fonti di rumore e distrazione che lo caratterizzano. Si chiamano Blavia, Gizzico, Horten, Elago, Guado Rosso e Felice Baio, nomi dati loro dagli allevatori.

In Villa Cernuschi gli otto carabinieri, tra i quali il maresciallo Stefano Lazzarini, livornese, un “fondatore” del Reparto, in servizio dal 1989, sono perfettamente autonomi nella gestione ordinaria degli animali, sia per quanto riguarda l’accudimento che le cure medico-infermieristiche di base. Tra loro, infatti, ci sono un veterinario, un infermiere di quadrupedi e un maniscalco. Un militare, inoltre, al di fuori dell’orario di lavoro pratica equitazione agonistica con i colori dell’Arma.

Cosa fa. «Si tratta di un reparto che ha una propria specificità nel pattugliamento di un certo tipo di territorio, in questo caso il parco – spiega il capitano Pinnelli – e offre supporto nel caso necessiti un intervento in zone particolarmente impervie, inaccessibili ad altri mezzi».

Grande importanza riveste il “posto fisso a cavallo”, la caserma, visitata dalle scuole nell’ambito di progetti legati alla cultura della legalità ma anche da associazioni di volontariato che si occupano ad esempio di disabili o di persone in difficoltà.

L’attività consta innanzitutto in pattugliamenti del parco, due al giorno da tre ore ciascuno il mattino e il pomeriggio. E ogni volta i cavalli devono essere preparati con la “divisa” in sintonia con quella del cavaliere: sottosella bordato di rosso con la fiamma dell’Arma, sella, bisacce, sciabola e naturalmente briglie e poi “svestiti” e strigliati al rientro.

Custodi della sicurezza. Il cavallo è l’ideale per affrontare i sentieri tra i boschi. I militari in sella hanno il compito principale di vegliare sul parco e su chi lo frequenta: sono i custodi della sicurezza del polmone verde e, non a caso, ci hanno anche stabilito la loro casa con tanto di alloggi. Possono ovviamente identificare persone chiedendo le generalità mentre per interventi operativi prendono contatto con il Nucleo Radiomobile di Monza o le stazioni di Biassono e Villasanta o con il 118 o i vigili del fuoco in caso di altri tipi di emergenze. L’attività si intensifica soprattutto nel fine settimana quando il parco viene preso d’assalto e non mancano situazioni di pericolo, vedi ciclisti o pattinatori che sfrecciano nella calca, piccoli roghi, infortuni.

Proprio perchè i carabinieri a cavallo, come dice il capitano Pinnelli, sono la “cartolina dell’Arma”, a rivestire particolare prestigio è la funzione di rappresentanza in occasione di manifestazioni istituzionali, anche fuori dal parco: in tal caso l’abbigliamento del cavallo, come quello del militare, in alta uniforme, si adegua dotandosi di particolari e pregiati ornamenti.

In passato i carabinieri a cavallo del parco si sono anche “prestati” per alcune pubblicità (Ford Mondeo e scooter Booster) e servizi per riviste specializzate. Capita inoltre che svolgano servizio di guida e contenimento in caso di manifestazioni ippiche come le passeggiate nel parco con numerose cavalcature presenti.

Nelle loro uscite possono tra l’altro contare anche su una simpatica “scorta”, quella del cagnolino Artù, la mascotte del Reparto.