Brugherio, al consultorio di viale Lombardia arriva un nuovo ecografo

Nuovo ecografo per il consultorio di viale Lombardia Brugherio. Uno strumento che consentirà di eseguire esami senza diversi recare in ospedale
Mario Alparone e Marco Troiano
Mario Alparone e Marco Troiano

Nuovo ecografo a Brugherio per il consultorio di viale Lombardia 270.

Nel contesto del “Percorso nascita” e all’interno della RIMI – Rete Integrata Materno Infantile – diretta da Fabio Landoni l’Asst ha individuato “percorsi dedicati e personalizzati rivolti alla donna e alla coppia”, spiega Patrizia Zanotti, responsabile dei Servizi Consultoriali.

Considerare la gravidanza un evento non medico ma fisiologico, ha permesso inoltre di attivare nei Consultori e in Ospedale gli ambulatori della gravidanza a basso rischio ostetrico seguiti dall’ostetrica. A tal proposito le referenti ostetriche Liliana Di Nicolantonio, Simonetta Motta e Angela Falcone sottolineano: “Le donne stanno accogliendo tale proposta positivamente, riconoscendo il valore dell’avere una figura di riferimento per tutto il percorso della gravidanza”.

L’ ecografo permetterà di effettuare le ecografie di primo livello utili sia in ostetricia per la datazione della gravidanza e le successive valutazioni del benessere fetale e della presentazione, sia in ginecologia per la valutazione delle donne in menopausa o quale supporto nella contraccezione ottenuta mediante l’inserimento di spirali al rame o medicate.

“Con l’arrivo di un nuovo ecografo aumentano le opportunità offerte dal consultorio presente a Brugherio – dichiara il sindaco Marco Troiano – che sta diventando un luogo sempre più importante nella strategia di attenzione verso un momento della vita familiare così importante. La collaborazione tra ASST e Comune continua e si sviluppa ulteriormente, a vantaggio della città”.

“Abbiamo voluto investire sul territorio di Brugherio dotandolo di una moderna attrezzatura che consentirà di effettuare prestazioni di primo livello senza bisogno di spostarsi in Ospedale -spiega Mario Alparone, direttore generale Asst Monza- La logica è quella della de ospedalizzazione a favore di Unità Territoriali snelle e connesse in ottica clinica con quelle Ospedaliere”