Biassono: i gestori del centro tamponi spiegano cosa è successo all’hub

Intervengono i gestori sui disservizi avvenuti negli ultimi giorni all’hub per i tamponi di via Brenno a Biassono.
Centro tamponi viale Industrie a Monza
Centro tamponi viale Industrie a Monza Fabrizio Radaelli

Intervengono i gestori sui disservizi avvenuti negli ultimi giorni all’hub per i tamponi di via Brenno a Biassono.

“Come responsabili dell’organizzazione volevamo specificare che nell’emergenza pandemica, in un parcheggio all’aperto tramite la disponibilità del comune di Biassono e della Protezione civile abbiamo offerto ai cittadini la possibilità di effettuare tamponi che garantissero la possibilità di uscire dalla quarantena, certificare una nuova positività, ottenere un green pass; in un momento storico di difficoltà generale, abbiamo tenuto aperto per 12 ore al giorno 7-19 compresi sabato e domenica”.

E poi: “Oltre ad aver ricevuto un enorme afflusso di persone che non ci aspettavamo ci sono stati problemi tecnici (i computer col freddo di questi giorni hanno avuto problemi, più volte è saltata la corrente) e problemi informatici che non dipendevano da noi. I server di ATS sono saltati per più volte durante il giorno come documentato dai disagi avvenuti in diversi hub e dagli articoli di cronaca sui giornali brianzoli e milanesi. Per questi motivi ci scusiamo con chi non ha ricevuto la certificazione ma ci teniamo a specificare che non abbiamo truffato nessuno e che nel bel mezzo di una tempesta pandemica abbiamo cercato di offrire un servizio che fosse adeguato. Ora ci siamo fermati per poter risolvere tutto l’arretrato che ci è stato segnalato e riorganizzare al meglio il servizio”.

Intanto i cittadini che hanno avuto problematiche di segnalazione sono invitati a scrivere una mail a greenpassmanninursingsrl@gmail.com allegando copia di referto cartaceo rilasciato.

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.