Vimercate, Simone Fassina dall’eptathlon tricolore all’università negli Usa

Fatica, studio, record a raffica ma non solo. In meno di due settimane Simone Fassina, ragazzone diciottenne di Velasca, gareggiando da junior nell’eptathlon (sette prove) ha portato in Brianza due titoli. E ora c’è la maturità, poi gli Stati Uniti. L’intervista.
Vimercate, Simone Fassina dall’eptathlon tricolore all’università negli Usa

Fatica, studio, record a raffica ma non solo. In meno di due settimane Simone Fassina, ragazzone diciottenne di Velasca dove abita con i genitori e un fratello Andrea, 16 anni che gioca a calcio, gareggiando da junior nell’eptathlon (sette prove) ha portato in Brianza due titoli, dapprima quello regionale seguito da quello nazionale, impreziositi da altrettanti record. Difatti Simone dai 5.299 punti nella gara che l’ha visto eccellere nel campionato lombardo è passato ai 5.484 con i quali ha vinto il titolo tricolore e stabilito il nuovo record italiano.

Alla pioggia di complimenti che gli arrivano da amici, compagni di scuola risponde, timidamente, con un «grazie a tutti. Grazie di cuore». Le luci della ribalta dopo i record e le vittorie si sono però accese su questo atleta serio e determinato. Per Simone il 2015 non poteva iniziare sotto migliori auspici.

Dopo le gare di Padova, lo attende infatti la maturità (frequenta la 5B, Itcg “Ezio Vanoni” – Vimercate, indirizzo geometra), quindi il trasferimento negli Stati Uniti. È lui stesso che spiega la scelta: «Tra alcuni mesi il mio percorso di crescita sia in ambito scolastico che sportivo proseguirà nell’Università della Carolina del Nord. Questo grazie a una borsa di studio. I punteggi nei test di ammissione hanno acceso la luce verde per questa esperienza essenziale per il mio futuro».

Facile anticipare che l’allievo di Agostino Rossi e Niccolò Leonardi, tecnico e presidente del Team-A Lombardia, società nata da un accordo operativo tra Athletic Club Villasanta, Gsa Brugherio, 5 Cerchi Seregno, negli Usa avrà l’occasione di migliorarsi.

Ad aprire le porte a Simone sono stati i risultati nonché la sua presenza lo scorso anno ai mondiali juniores di Eugene «dove ho incontrato un allenatore che mi ha fatto una proposta, poi da me accolta».

Simone ha iniziato a giocare a calcio: a 12 anni un problema a un ginocchio l’ha costretto a lasciare. Ma allora è iniziato il suo percorso nell’atletica lungo il quale ha incontrato tecnici di spessore come Anna Maria Gavazzi, Luisella Bianchi e Agostino Rossi che ne hanno forgiato il carattere e favorito la crescita. «Oggi riesco ad abbinare studi e allenamenti senza fatica – conclude Simone – Trovo anche il tempo libero per uscire con gli amici. Mi piace ballare: anche la musica moderna, purchè sia di qualità in quanto ti aiuta in ogni momento».