Avrebbe voluto una semifinale veloce. Ma negli 800 che hanno distribuito i biglietti per la finale, la vicentina Elena Bellò, che da qualche mese si allena a Giussano e vive a Carate Brianza, si ferma su un tempo 2’02”35 che non corrisponde alle aspettative della vigilia. Ovvero di scendere sotto i 2 minuti.
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La gara si è riveleta tattica al passaggio a metà corsa e quando si è accesa ha dimostrato il carattere dell’atleta protagonista di un notevole miglioramento sulla strada per Tokyo. La batteria è stata vinta dalla giamaicana Natoya Goule (1’59”57), miglior crono nell’altra semifinale della statunitense Athing Mu (1’58”07), ultimo tempo di recupero, l’1’59”28 di Roger.