Sport e autismo, Frank e Jaki al traguardo della Maratona di New York: realizzato il sogno condiviso con tanti supporter

Francesco Salerno e Jacopo Munegato, due podisti con autismo, hanno realizzato il sogno di correre la Maratona di New York. Le emozioni dalla Grande Mela.
Maratona New York autismo Jaki e Frank Asd Silvia Tremolada
Maratona New York autismo Jaki e Frank Asd Silvia Tremolada

È la maratona per eccellenza: la più famosa al mondo, la più attesa, la più partecipata. E all’edizione di quest’anno della Maratona di New York, la numero 53, per la prima volta hanno gareggiato anche Francesco Salerno e Jacopo Munegato, due podisti con autismo che per riuscire a coronare il sogno di correre nella Grande Mela avevano iniziato ad allenarsi al parco di Monza ormai parecchi mesi fa con il supporto della Asd Silvia Tremolada e dell’associazione I ragazzi di Robin.

Sport e autismo, Frank e Jaki al traguardo della Maratona di New York: i tempi dei due atleti Asd Silvia Tremolada

Domenica 3 novembre hanno corso da Staten Island a Central Park, passando per Brooklyn, il Queens, il Bronx e Manhattan con altre 54mila persone, provenienti da 160 diverse nazioni: Salerno ha completato il percorso di 26,2 miglia (42 chilometri e 195 metri) in 4 ore 31’56, mentre Munegato ce l’ha fatta in 6 ore 1141.

Sport e autismo, Frank e Jaki al traguardo della Maratona di New York: l’emozione di Salerno nel commento dopo gara

Nel primo pomeriggio di lunedì (ora italiana) è lo stesso Salerno, in compagnia del preparatore atletico della Tremolada Riccardo Calarco, a raccontare le sue emozioni: lo fa con un messaggio vocale pieno di entusiasmo.

«È stata la mia prima maratona e mi sono divertito tanto: ho avuto qualche difficoltà con le salite ma ce l’ho fatta. Ho coronato il mio sogno e ringrazio, ringraziamo tutti per il sostegno. Ora – fa sapere – mi godo un po’ di riposo, prima di pensare alla prossima maratona».

«Francesco e Jacopo sono ancora molto emozionati: è stata una bellissima esperienza per tutti noi», aggiunge Calarco. Ad accompagnare i podisti, oltre ai familiari, anche coach e volontari, per un totale di quindici persone: tra i loro anche membri del Monza Marathon Team e dei Gamber de Cuncuress, oltre che del gruppo informale Mb Runner, con il risultato che «a fare il tifo da casa per Frank e Jaki – prosegue Calarco – c’era anche buona parte della community di podisti di Monza e Brianza».

A incitarli di persona lungo il tragitto «tantissime persone: c’erano anche – racconta ancora Salerno parecchi italiani che ci dicevano “Forza, forza!” e che ci hanno dato una grande carica».

Maratona New York autismo Jaki e Frank Asd Silvia Tremolada
Maratona New York autismo Jaki e Frank Asd Silvia Tremolada

Sport e autismo, Frank e Jaki al traguardo della Maratona di New York: crowfunding e arte, la strada per arrivare nella Grande Mela

Al messaggio vocale fanno seguito un paio di scatti: Frank e Jaki in Times Square, orgogliosi, con le medaglie al collo. Per aiutarli a realizzare il sogno di correre alla New York City Marathon era stata lanciata una raccolta fondi sulla piattaforma di crowfunding gofundme.com e Munegato aveva messo a disposizione dell’impresa anche il suo talento artistico, realizzando (e mettendo in vendita a sostegno della causa) tanti quadri quanti i chilometri della maratona: la scorsa primavera la sua mostra è stata esposta anche al Pirellone.

Sport e autismo, Frank e Jaki al traguardo della Maratona di New York: la raccolta fondi ha superato le spese previste, il resto donato alla Silvia Tremolada

Grazie anche al supporto di diversi sponsor, i fondi raccolti hanno superato le spese previste (e necessarie all’acquisto del pettorale, del volo e del pernottamento dei due atleti e degli accompagnatori che li hanno seguiti anche durante la corsa): il resto è stato devoluto alla Silvia Tremolada per il supporto di nuovi progetti sportivi.