Era un combattente Antonio Padovano nello sport e nella vita. Grazie al suo impegno e alla sua passione aveva portato la squadra maggiore femminile della Sanda, la società sportiva di pallavolo di San Damiano e Sant’Albino, a disputare i campionati di serie B1 e B2 con grandi soddisfazioni. Per le sue atlete è rimasto il “presidente”, il punto di riferimento, la persona con cui condividere le gioie e le preoccupazioni della vita, non solo sportiva.
Dopo più di vent’anni di successi Padovano, classe 1953, già dirigente di una multinazionale americana (si occupava del personale e della logistica), aveva dovuto allontanarsi dal suo gioiellino, da quella società che aveva saputo plasmare e rilanciare. Una malattia subdola si era insinuata in lui e gli era stata diagnosticata nell’autunno del 2014. Una malattia che ha affrontato con forza, con coraggio, con speranza, ma che alla fine ha avuto la meglio sulla sua forte fibra.
Addio ad Antonio Padovano, il ricordo degli amici
Uomo brillante, intelligente e lucido ha deciso di non isolarsi mai dalla sua famiglia, dagli amici, dai tanti conoscenti che aveva incontrato nella sua lunga militanza sportiva. Dalla camera della struttura meratese nella quale era ricoverato comunicava attraverso uno speciale apparecchio che gli consentiva di “scrivere” con gli occhi. Con la sua carrozzina si muoveva finché ha potuto. Era attivo sui social, sulle applicazioni e il più delle volte era lui ad infondere fiducia e voglia di vivere agli altri.
«Il più grande insegnamento di Antonio è stato il coraggio di andare avanti, di non mollare mai anche quando le cose sembrano avere preso una brutta piega – confessa Anna Colzani, presidente del Pattinaggio Corona Ferrea, consigliere del Panathlon e dell’Unione Società Sportive di Monza e Brianza – ricordo perfettamente le parole che mi disse un giorno: la vita va vissuta sempre, fino al suo ultimo alito».
I suoi occhi erano in grado di dire più di mille parole, ricordano i tanti amici sportivi che gli hanno fatto visita negli ultimi anni. «I suoi occhi trasmettevano luce e forza – conferma Federico Gerosa, presidente del Panathlon – Antonio era un grande motivatore e un grande amante della vita».
Addio ad Antonio Padovano, premiato dal Coni e Maestro del lavoro
Già consigliere del Panathlon e dell’Ussmb (il cui presidente Fabrizio Ciceri lo ha ricordato con commozione), Padovano è stato premiato dal Coni con la Stella d’argento al merito sportivo e ha ricevuto l’onorificenza di Maestro del lavoro nel 2011. I funerali sono mercoledì alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di San Carlo, a pochi passi dalla sua abitazione monzese.