Mille Miglia, trionfo all’Autodromo di Monza per una Bugatti del 1926

Oltre 500 vetture (540 per la precisione), hanno attraversato Monza per approdare all’autodromo dove hanno dato vita a una serie di prove sia sulla pista stradale che sulla sopraelevata. A vincere la tappa Maurizio Colpani e Pietro Giuseppe Grumelli a bordo della Bugatti T37 del 1926.
La Bugatti T37 vittoriosa mentre percorre la sopraelevata dell’autodromo di Monza
La Bugatti T37 vittoriosa mentre percorre la sopraelevata dell’autodromo di Monza Campi

Oltre 500 vetture (540 per la precisione) – 450 di 71 marche iscritte alla Mille Miglia e 90 dei Ferrari Tribute e del Mercedes – Benz Mille Miglia Challenge 2016 – hanno attraversato la città di Monza per approdare all’autodromo, sfilando nel paddock dove hanno dato vita a una serie di prove sia sulla pista stradale che sulla sopraelevata.

A vincere la classifica generale della tappa monzese, elaborata sulla base di cinque prove, sono risultati Maurizio Colpani e Pietro Giuseppe Grumelli a bordo della Bugatti T37 del 1926 in corsa con il numero 28. All’equipaggio, a fine gara, a Brescia, lo speciale trofeo AC Milano dedicato ad Alberto Ascari realizzato dallo scultore Gianmaria Bonà.

Il vicepresidente di Automobile Club Milano, Geronimo La Russa ha parlato di una giornata «memorabile» tanto che ha annunciato di essere al lavoro con l’Automobile Club Brescia: «ad un nuovo accordo anche per i prossimi anni perché riteniamo che il passaggio dall’Autodromo di Monza debba diventare immancabile così come, ad esempio, quello dalla Capitale».

In gara, alla guida di una splendida Mercedes 300 SL Coupé W 198 del 1956, il presidente dell’Automobile Club Milano, Ivan Capelli: «Vivere in prima persona la Mille Miglia rappresenta un’emozione veramente unica. Arrivare a Monza e percorrere la storica sopraelevata è davvero un’esperienza eccezionale» ha detto.