Troverà casa all’Autodromo di Monza, vicino alla statua di Juan Manuel Fangio, un nuovo costruttore italiano. Si tratta di 777 Motors, una “creatura” dell’imprenditore e collezionista Andrea Levy, che è anche presidente di MiMo, Milano Monza Motor Show. E sempre nel tempio della velocità saranno custoditi i sette esemplari di 777 hypercar, una straordinaria vettura che sarà appannaggio di sette fortunati possessori che potranno sborsare 7 milioni di euro per acquistarla. La presentazione di 777 hypercar-che sarà pronta nel 2025 (ma il primo prototipo sarà visibile a primavera) è avvenuta martedì mattina 21 novembre in Autodromo.
Monza, all’autodromo la factory del bolide 777 hypercar: un giro in 1 minuto e 33 secondi
Lo straordinario modello conta su una monoscocca in carbonio omologata FIA, un’aereodinamica sviluppata da Dallara che genera un downforce di 2.100 Kg alla velocità di 370 Km/h, un peso limitato di soli 900 Kg. Il motore è un V8 aspirato da 4.500 cc di cilindrata, per una potenza di 730 cv a 9.000 giri. Il tutto, alimentato da carburanti sintetici che abbattono del 65% l’emissione di Co2. Si stima che 777 hypercar potrà compiere un giro della pista monzese in 1 minuto e 33 secondi toccando la velocità massima di 370 chilometri orari. Levy sta lavorando al progetto da tre anni allo scopo di creare una vettura “per uso pista con grandi prestazioni, libera dai regolamenti restrittivi del Motorsport e dai vincoli a cui devono sottostare i grandi produttori. Una vettura che sia anche un’opportunità di ricerca per performance sempre più alte nel rispetto della sicurezza”. La scelta è caduta sul circuito monzese che è “uno dei migliori esempi di adrenalina e di sicurezza” e che dispone anche di strutture tecnologicamente all’avanguardia dove potranno operare ingegneri e tecnici.
Monza, all’autodromo la factory del bolide 777 hypercar dell’imprenditore Levy
Per dare vita alla sua idea Levy ha coinvolto, oltre a Dallara, la britannica Gibson Technology, leader nella realizzazione di motori da competizione, il designer Umberto Palermo (che ha rivelato di essere stato allievo dell’allora Istituto d’arte monzese), e altri partner di primissimo piano che verranno svelati a breve. I sette proprietari potranno scendere in pista a Monza per provare l’emozione di guidare la loro vettura e partecipare a eventi organizzati per loro (quattordici nei primi due anni). L’ingresso in autodromo di una casa automobilistica è stata accolta favorevolmente dal presidente dell’Autodromo Nazionale Monza SIAS Giuseppe Redaelli e dall’assessore monzese alle Attività produttive Carlo Abbà che vedono benefiche ricadute sul territorio. Il vice presidente della Regione Fabrizio Sala ha elogiato “l’importante scelta imprenditoriale nel nome dell’innovazione e della ricerca”.