Seregno Rugby, festa di fine stagione con gli amici del Cesena Rugby 1970

La bella giornata ha lasciato un po' di amaro in bocca alla società, che non può ricambiare l'ospitalità ricevuta, per le condizioni del suo impianto di gioco alla Porada di Seregno
La dirigenza del Seregno Rugby davanti al cantiere, fermo, per la realizzazione dei nuovi spogliatoi

Dopo la conquista del titolo regionale Under 17, il primo di una storia sportiva che dura ormai da tre lustri, il Seregno Rugby ha partecipato sabato scorso alla festa di fine stagione del Cesena Rugby 1970. La delegazione della società gialloblù che ha raggiunto la Romagna ha così vissuto un’intensa giornata di sport, tra gare ed opportunità di socializzazione, nel solco di un gemellaggio tra le parti che si protrae da più di tre anni. L’appuntamento è stato scandito da amichevoli che hanno visto confrontarsi le squadre di tutte le categorie dei due settori giovanili, dall’Under 7 fino alla già citata Under 17, prima che della scena si impadronissero i genitori, con i papà che si sono sfidati a touch rugby e le mamme a flag rugby, che sono considerate versioni introduttive al rugby vero e proprio. L’intervento del vicesindaco ed assessore allo Sport del Comune di Cesena, Christian Castorri, che ha premiato gli atleti presenti e donato una targa a ricordo al Seregno Rugby, ha concluso l’iniziativa.

Seregno Rugby: preoccupa il ritardo del cantiere per i nuovi spogliatoi


La bella esperienza ha lasciato però un pizzico di amaro in bocca nell’ambiente del Seregno Rugby. «Purtroppo -ha commentato il vicepresidente Mario Greganti-, non siamo nelle condizioni di ricambiare l’ospitalità ricevuta. Questo per le condizioni del nostro impianto di gioco, all’interno del comparto sportivo della Porada, che ormai conoscono tutti». Il riferimento è in modo particolare al fermo del cantiere per la costruzione dei nuovi spogliatoi, intervento appaltato dal Comune di Seregno. Lo stallo si protrae addirittura da Natale e, nel frattempo, si è evidenziata la necessità di una variante progettuale, indispensabile soprattutto per l’installazione sul posto di un serbatoio d’acqua sufficientemente capiente per consentire a tutti i rugbysti di fare la doccia dopo gli allenamenti, in luogo di quello inizialmente previsto, che aveva una capacità eccessivamente ridotta. La preoccupazione, già evidenziata dalla dirigenza in una presa di posizione che ha trovato spazio sulle colonne dell’edizione cartacea della Brianza Nord della nostra testata, è che la situazione possa avere un impatto negativo notevole sulla prossima stagione agonistica, impedendo quello sviluppo dell’attività che la società insegue.