Il basket di Matilde Villa è un documentario su Raiplay

La storia del talento di Lissone, campionessa con Reyer Venezia e la Nazionale, per raccontare la magia della pallacanestro.
Matilde Villa - Non me l'aspettavo su RaiPlay
Matilde Villa – Non me l’aspettavo su RaiPlay

C’è tutta l’Italia, c’è più di uno sguardo al di là dell’oceano Atlantico, c’è – inevitabilmente – molta Lissone e Desio (e un pizzico di Monza). Perché se si parla di Matilde Villa, si deve passare da lì, anzi da ovunque. Il talento italiano della pallacanestro, non ha ancora 21 anni e un palmarès sportivo che più volte l’ha messa sotto i riflettori delle cronache sportive nazionali. Eppure, lei non se l’aspettava.

Non me l’aspettavo” è il titolo del documentario prodotto da One More Picture con Rai Documentari con la regia di Nicola Conversa, disponibile da venerdì 6 giugno in esclusiva su RaiPlay: un paio di ore di immagini e parole divise in quattro capitoli per raccontare “Il basket di Matilde Villa“, cioè “un viaggio emotivo e visivo che farà innamorare gli appassionati della pallacanestro, mostrando come questo gioco possa essere una fonte inesauribile di ispirazione e riscatto personale”.

Basket: il basket di Matilde Villa che “non se l’aspettava”

Matilde Villa - Non me l'aspettavo su RaiPlay
Matilde Villa – Non me l’aspettavo su RaiPlay

Si tratta di Matilde Villa e dell’altro talento lissonese, la sorella gemella Eleonora, ma si tratta anche del movimento del basket nazionale e in particolare quello femminile, passando anche dalle onlus che ruotano attorno al basket, al baskin con atleti disabili, alla pallacanestro in carrozzina, al 3X3. “Il basket non è solo uno sport: è una lezione di vita, un linguaggio capace di unire, una via di riscatto e la chiave per realizzare sogni. E Matilde Villa incarna alla perfezione tutto questo. A soli diciannove anni, è già un fenomeno del basket italiano e internazionale: la più giovane italiana di sempre a essere scelta da una squadra Wnba direttamente dal campionato italiano, senza passare dal college“.

Da capo: il viaggio inizia nelle giovanili di Apl Lissone dove ha giocato il padre da capitano e dove gioca il fratello maggiore di Matilde ed Eleonora. Hanno sei anni. Poi un giorno la chiamata di Costa Masnaga, dove incrocia una persona protagonista del documentario e che in Brianza ricordano tutti gli appassionati di pallacanestro: è Marcello Sala, playmaker che ha giocato con Irge Desio in serie A e A2 arrivando alle finali, che poi ha militato in campionati minori, che ha vestito la maglia della Forti e Liberi di Monza in anni gloriosi per i bianconeri, che ha poi scelto la strada da istruttore del settore giovanile. È stato lui a raccogliere la giovanissima Matilde e a portarla alla vittoria di un campionato nazionale prima che la stessa società la portasse a giocare in serie A1 a soli 14 anni. Nel 2020 i riflettori si accendono su di lei quando segna 36 punti, record assoluto in un campionato femminile, contro Dinamo Sassari.

Basket: Matilde Villa, la Nazionale, Venezia e gli Usa

Nel frattempo indossa la maglia della Nazionale, lei come poi la sorella. Prima nelle selezioni under, poi quella maggiore, dove esordisce quando le manca ancora un mese per compiere 17 anni. Giovane, giovanissima: 4 punti a referto in pochi minuti nella vittoria contro Lussemburgo (gara vinta). Era il 2021. Un anno dopo la cerca una delle più importanti società italiane, Reyer Venezia. Ci pensa, ci ripensa, ci pensa ancora – si vede nel documentario: poi accetta. E nella stagione 2023-24 vince il titolo italiano, a vent’anni non ancora compiuti.

L’ultima tentazione di Matilde arriva proprio quell’anno: il 15 aprile di un anno fa è stata selezionata come 32esima scelta assoluta da Atlanta nei draft (le selezioni) Wnba, cioè la Nba femminile. Caso rarissimo di atleta che non arriva dai college Usa. Dice no: una scelta che i campioni che di volta in volta appaiono nelle quattro puntante (Gigi Datome, Giacomo Galanda, Gianmarco Pozzecco, Pippo Ricci, i suoi allenatori) promuovono. “Non bisogna bruciare le tappe” dicono molti di loro, tanti quanti quelli che aggiungono: se poi vorrà arrivarci, ce la farà.

Basket: il basket di Matilde Villa e i legami indissolubili

“La sua passione e dedizione illuminano ogni partita, rendendo tangibile la potenza di questo sport – conclude la presentazione -. Attraverso l’esperienza di Matilde, si scopre come il basket possa trasformare esistenze e creare legami indissolubili. Inoltre, con il supporto della sua famiglia e delle persone che ruotano attorno la sua vita, si raccontano non solo le sue imprese sportive, ma anche come il basket possa essere una forza di crescita, resilienza e condivisione. Matilde sarà il filo conduttore, la guida che permetterà di osservare questo sport da nuove prospettive, svelando storie mai approfondite e mostrando come questa danza in movimento possa davvero cambiare la vita di chi lo vive a pieno”.

L'autore

Libri, arte, gatti e sì, tanta (spesso troppa) cucina. Non solo quella redazionale. Tutto il resto è cronaca. Giornalista professionista, redattore, alla soglia dei trent’anni di Cittadino, ma solo perché ho iniziato giovanissimo. Con più di 125 anni di storia di Monza e Brianza da tramandare.