Lo spogliatoio di una squadra di rubgy, una scommessa con dei compagni, traversate chilometriche a nuoto. Giuseppe Montesanti, 39 anni di Ornago, compagno di Lucia e padre di Giovanni e Leonardo, è passato dal praticare lo sport per divertimento a viverlo come una sfida per raggiungere un obiettivo. Montesanti dal 2007 effettua delle traversate a nuoto in mare aperto: «Ho iniziato con una scommessa con dei compagni di squadra» racconta, «ed ho attraversato a nuoto lo stretto di Messina». Da lì le sfide sono aumentate: «Mi sono avvicinato al nuoto in punta di piedi, ma mi è piaciuto sempre più. Non hai la sfida con il tempo ma quella con te stesso, ed è un po’ come nella vita: ti dai un obiettivo e con le tua forze ci arrivi. E quando nuoto, penso a tutto tranne che a nuotare» racconta. «Sono andato per step: traversate di 2, 5 e poi 10 chilometri; il Lago di Garda, poi il Lago d’Iseo, Lago d’Orta, i laghi piemontesi, il Giro a Nuoto di Monte Isola». Poi la più bella e impegnativa: «Nel 2012 ho attraversato a nuoto lo stretto di Gibilterra: 20 chilometri. È stato un po’ come attraversare a piedi la savana». Esempio perfetto perché i pericoli, in mare aperto, sono tanti: «In prossimità della costa africana, vedo le persone sulla barca di supporto che si sbracciano. Per regolamento non posso toccare alcuna imbarcazione, ma in casi di necessità, ad esempio se passano delle imbarcazioni nelle vicinanze, devo salire a bordo. Fanno appena in tempo a tirarmi su che vedo uno squalo bianco vicinissimo a me». L’ultima fatica di Montesanti, l’estate scorsa, è stato l’attraversamento delle Bocche di Bonifacio, tra Sardegna e Corsica: «Non è stata impegnativa per la lunghezza, 15 chilometri scarsi, quanto per la forza delle correnti. Insieme a Ermes Trentin e Roberto Capra siamo partiti da Santa Teresa di Gallura e arrivati ad una spiaggetta di fianco a Bonifacio». Per l’estate 2015 ci sono nuovi progetti: «Vorrei fare la traversata al Bosforo, e poi il giro a nuoto di Minorca, o la Capri-Napoli di 32 chilometri; in Italia abbiamo tanti posti bellissimi»