Calcio, Varini supera il primo step del bando: la rinascita del Seregno si avvicina

L'imprenditore novese, dalla prossima settimana, dialogherà con l'amministrazione comunale, per definire i dettagli del progetto sportivo e della gestione degli impianti
La tribuna centrale dello stadio Ferruccio

Dopo due anni e mezzo di crisi, polemiche, dichiarazioni senza fondamento e rappresentazioni da circo, il movimento calcistico di Seregno vede finalmente la luce in fondo al tunnel. Gli uffici della centrale unica di committenza della Provincia di Monza e della Brianza hanno infatti ammesso nei giorni scorsi Alfredo Varini, unico concorrente, al secondo step del bando voluto dal Comune di Seregno, per assegnare le gestioni dello stadio Ferruccio e del centro sportivo Seregnello, nonché il titolo sportivo della nuova società, che dalla prossima stagione agonistica rappresenterà sui campi della Promozione la città, subentrando di fatto al 1913 Seregno, da tempo dichiarato inattivo dalla federazione. Pur in mancanza di comunicazioni ufficiali da parte degli amministratori comunali, l’impressione è che la novità costituisca un punto di svolta fondamentale, forzatamente non ancora definitivo.

Calcio: il futuro degli altri sport presenti al Ferruccio

Alfredo Varini, 62 anni, novese, azionista della desiana Bifire, è il solo candidato al bando per far ripartire il calcio a Seregno

L’imprenditore novese, classe 1962, azionista della Bifire di Desio, azienda quotata alla Borsa di Milano, che nel 2023 ha registrato ricavi operativi per oltre 47 milioni di euro, con un margine operativo lordo di quasi 13 milioni di euro ed un utile di esercizio di 7 milioni 800mila euro, dati che indicano una crescita continua dell’attività, che prevede tra l’altro l’apertura di un quarto polo nel sito dell’ex Cifer a Sant’Ambrogio, potrà così a far data dalla settimana ventura avviare il dialogo con l’amministrazione comunale, con cui definire tutto quanto concerne il bando. La preoccupazione degli osservatori, da questo punto di vista, inerisce il futuro di realtà come quelle del Fight Club Seregno e del Tennis Club Seregno, le cui sedi rientrano negli spazi dello stadio Ferruccio, realtà per le quali un innalzamento delle tariffe di affitto potrebbe rivelarsi un problema insormontabile. «Nel mio sopralluogo allo stadio Ferruccio -ha però spiegato Variniho conosciuto ambienti come quelli della boxe e del tennis, che meritano di essere valorizzati». Un’apertura che, sommata al buon senso che tutti riconoscono alla figura dell’imprenditore, fa pensare che una quadra possa essere trovata nell’interesse di tutti.

Calcio: l’obiettivo è chiudere entro la “Seregno Sport Week”

L’obiettivo dell’amministrazione comunale è chiudere la partita nel periodo della “Seregno Sport Week”, che si svolgerà in città tra il 31 maggio ed il 16 giugno. Per il resto, la curiosità è indirizzata a scoprire i componenti della rete di cui Varini si è presentato come un delegato. Un po’ tutti danno per scontato che al suo fianco vi sia Giuseppe Rocco, presidente del 1913 Seregno tra il 2008 ed il 2012, amatissimo dalla tifoseria, che dopo l’addio alla città ha comunque sempre escluso di voler tornare nel calcio con un ruolo di primo piano. Tra i nomi accreditati, troviamo anche quello di Nicola Colombo, il presidente che ha rifondato il Monza dopo il fallimento e che poi lo ha ceduto a Silvio Berlusconi. Conferme tuttavia ancora non ve ne sono. Per l’incarico di direttore sportivo, radiomercato parla di Glauco Paggetta o Alessandro Abdalla. Staremo a vedere.