Calcio, Luciano Foschi nuovo mister del Renate in Lega Pro, Oscar Magoni è il ds

Il nuovo Renate si allineerà ai nastri di partenza della nuova stagione di Lega Pro con un volto diverso rispetto all’ultima. In una conferenza stampa ospitata lunedì dalla sua sede, la società nerazzurra ha presentato alla stampa il nuovo allenatore Luciano Foschi.
Calcio, la presentazione del nuovo allenatore del Renate: da sinistra Oscar Magoni, Luciano Foschi e Massimo Crippa - foto Paolo Colzani
Calcio, la presentazione del nuovo allenatore del Renate: da sinistra Oscar Magoni, Luciano Foschi e Massimo Crippa – foto Paolo Colzani Redazione online

Il nuovo Renate si allineerà ai nastri di partenza della nuova stagione di Lega Pro con un volto diverso rispetto all’ultima. In una conferenza stampa ospitata lunedì dalla sua sede, la società nerazzurra ha presentato alla stampa Luciano Foschi, 49 anni, originario di Albano Laziale, scelto per succedere in panchina a Giovanni Colella, che ha lasciato dopo una salvezza per certi versi miracolosa, e Oscar Magoni, coetaneo di Foschi, bergamasco, che invece assumerà l’incarico di direttore sportivo, un inedito per lui che fino a pochi mesi fa ha svolto l’incarico di allenatore, per due volte anche con i colori nerazzurri indosso.

«Vengo con entusiasmo – ha spiegato Foschi, che in carriera vanta una consolidata esperienza in Lega Pro, anche in piazze prestigiose quali Novara, Alessandria, Pordenone e Reggio Emilia – Il nostro obiettivo sarà la salvezza».

Ancora nessuna novità è trapelata in sede di mercato. «Vedremo chi va e chi resta – ha commentato Magoni – Il budget che abbiamo a disposizione non ci permette di fare i miracoli. Dovremo per forza di cose puntare anche su ragazzi provenienti dalle squadre Primavere di società di serie superiori, sapendo che potranno non essere subito pronti. Quali società? Proseguiremo la collaborazione con Inter, Chievo, Torino ed Atalanta».

Il direttore sportivo ha quindi chiarito il suo ruolo: «Non credo che avrò problemi nel relazionarmi con gli atleti. Non entrerò nello spogliatoio: gestirlo sarà compito del mister. Perché ho deciso di intraprendere un percorso da direttore sportivo? Mi ero dato un termine per arrivare ad allenare ad alto livello ed ormai era scaduto. E poi il presidente Gigi Spreafico mi ha detto che come tecnico ho fallito ed era ora di cambiare…». Il gruppo in luglio andrà in ritiro a Serina.