Un poker di colpi per cambiare pelle alla squadra. Se il buongiorno si vede dal mattino, il mercato lo conferma: la Fucina Muggiò ha messo a segno quattro innesti che sanno di rivoluzione, con l’obiettivo di rafforzare ogni reparto e regalarsi una rosa “cucita” sulle idee di Mastrolonardo e sulla regia del nuovo direttore sportivo Umberto Cortelazzi. Dopo avere annunciato nelle scorse settimane il nome nuovo sulla panchina, ovvero quello di Agostino Mastrolonardo, veterano delle scalate, chiamato a riportare la Fucina tra le protagoniste grazie a idee chiare e ad una passione che non conosce categorie, il presidente Luciano Pace ha scelto Cortelazzi, reduce dall’esperienza sotto la Madonnina in casa Milanese e da una breve parentesi al Ponte San Pietro, il ruolo di ds, che ha lavorato ai primi rinforzi della nuova stagione, che andranno a rinvigorire difesa nel ruolo dell’estremo difensore, centrocampo e fasce.
Calcio, Eccellenza: Riccardo Moratti torna a Muggiò
Il primo nome è un tamburino per il centrocampo: Riccardo Moratti, metronomo dalle geometrie pulite e dall’esperienza raffinata (33 presenze e 3 reti nell’ultima Eccellenza tra le file del Calvairate), torna a Muggiò per prendere in mano le redini della mediana. A lui il compito di dettare i tempi e dare equilibrio, proprio quello che troppe volte era mancato la scorsa stagione. Sul lato mancino, invece, ecco pronta la scintilla: Simone Eberini, classe 2003, arriva portando con sé rapidità, tecnica e un bagaglio di fantasia che può cambiare il volto di una partita. Un’ala funambolica, amore a prima vista per i tifosi, reduce da una stagione da sei gol e una spruzzata di sana incoscienza offensiva.
Gradito ritorno anche per Davide Campanella, esterno difensivo che ha già assaporato i colori gialloblù, tornando per mettere al servizio del gruppo esperienza, corsa e quella duttilità capace di offrire a Mastrolonardo preziose alternative sulle corsie. Tra i pali, infine, la scelta è caduta su Andrea Monzani: 27 anni, tre stagioni di esperienza in Serie D con il Club Milano, sicuro affidamento e leadership silenziosa, pronto a blindare quella porta che troppe volte ha scricchiolato.