Per l’autodromo di Monza sono giorni decisivi, di viaggi e speranze miste ad annunci e contratti. Il tema viaggi chiama in causa il presidente Andrea Dell’Orto, in volo sull’aereo che lo porta in Qatar a discutere con Dorna il ritorno in grande stile delle due ruote in Brianza. Poi sarà ora di ripartire, destinazione Londra, con Ivan Capelli per spiegare a Bernie Ecclestone che non esiste il piano B ma che, mettendosi una mano sul cuore e l’altra sul portafoglio, non può far fare a noi la fine della Germania e toglierci la Formula 1. Speranze che tutti i veri amanti della pista non vogliono vedere deluse. E poi gli annunci che si concretizzeranno martedì 31 con la presentazione, finalmente, delle linee strategiche di sviluppo. Sarà quello il primo vero momento di confronto aperto per la nuova dirigenza. Per ora si è assistito solo a sporadici annunci, in certi casi travisati, sul futuro dell’impianto.
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Infine i contratti. Alcuni sono ancora in alto mare, fra cui alcune consulenze; altri invece sono arrivati ad una conclusione sottoscrivendo accordi d’assunzione, se pur temporanei di sei mesi, in attesa di “tempi migliori”. Il tutto, in questi giorni, con un cda che, dopo le prime due riunioni, sembra coeso davanti alle telecamere ma pur sempre composto da vari partiti e quindi con visioni diverse del percorso da compiere e le scelte da operare, veti compresi.