Autodromo, Dell’Orto fuori dal cda Sias: chi mi caccia fa danni al Gp di Monza

Andrea Dell’Orto è fuori. L’assemblea di mercoledì 27 aprile ha votato la revoca del presidente di Sias all’indomani della presentazione dei conti della società che gestisce l’autodromo. Il Cittadino lo ha intercettato a pochi minuti dall’assemblea stessa.
Monza, Gran premio d’Italia 2014: Andrea Dell’Orto e Ivan Capelli poco dopo l’incontro con Bernie Ecclestone
Monza, Gran premio d’Italia 2014: Andrea Dell’Orto e Ivan Capelli poco dopo l’incontro con Bernie Ecclestone Fabrizio Radaelli

Andrea Dell’Orto è fuori. Come annunciato, l’assemblea di mercoledì 27 aprile ha votato la revoca del presidente di SIAS all’indomani della presentazione dei conti della società che gestisce l’autodromo. Il Cittadino intercetta Dell’Orto a pochi minuti dall’assemblea stessa.

Presidente, non è servito quindi portare conti che voi giudicate in ordine?
Evidentemente non è servito né presentare il lavoro positivo svolto, che non si sostanzia solo in una perdita più che dimezzata come emerso in cda ma anche nei tanti sforzi profusi di cui abbiamo parlato a lungo in conferenza stampa. Ma c’è di più: non è servito neppure avere l’evidenza che il problema non ero io e non era la gestione SIAS di questi mesi.


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Questo che c’entra?
C’entra. L’incontro di venerdì scorso tra Regione Lombardia e Bernie Ecclestone, alla presenza di Flavio Briatore, ha mostrato che il problema del rinnovo è ben altro, e non è certo vincolato dalla mia posizione. In questo senso, l’assemblea appena conclusa non ha tenuto conto dell’impegno della Regione, così autorevolmente ribadito ed esplicitamente legato a una forte contiguità tra l’ente guidato da Roberto Maroni e SIAS.

Sta dicendo che Regione non aiuterà più il GP senza di lei?
No, ci mancherebbe altro. Sto dicendo che questa discontinuità crea tensioni non positive che di sicuro non aiutano il rinnovo. E che semmai potrebbero complicare le cose, non certo per me ma per il lavoro fatto.

Dunque che motivo c’è dietro questa revoca?
Al di là delle motivazioni date oggi (ieri, ndr), fatico davvero a dare una risposta precisa. Di certo non si può parlare di una revoca legata alla gestione o alla logica aziendale. Mi pare legata a fattori personali o comunque molto distanti dall’autodromo in sé.

Veniamo al merito però: le contestano aumento di costi, stipendi eccessivi, mancanza di comunicazione…
Davvero incomprensibile. Tutte le scelte contestatemi sono state fatte col cda unanime o quasi. Nulla di ciò che mi viene addebitato riguarda il rinnovo. Il passaggio sugli stipendi è poi risibile viste le cifre.

Quindi? Impugnerà la revoca?
Valuterò, non lo escludo e non lo confermo al momento.

La nuova squadra SIAS la soddisfa?
Non conosco nessuno, e questo mi preoccupa. A una prima lettura mi paiono tutti uomini ACI: non vedo la territorialità che ci si aspettava né le capacità imprenditoriali necessarie a garantire un lavoro duro e indispensabile.

Regione Lombardia sarà contenta?
Deve chiedere a loro: di certo non vedo caratteristiche molto in linea con le aspettative della Regione fin qui.

Quindi il GP rischia di più adesso?
In teoria no: se, come continuano a sostenere, il problema sono io, ora sarà tutto in discesa, no…? Purtroppo bisognava cavalcare la continuità di gestione, che ora viene a mancare, per chiudere la partita. Ora chi va avanti? Come si manterrà il budget di quest’anno? Regione ha fatto molto, anche e soprattutto mostrando la propria forza di interlocuzione ricevendo Ecclestone a Milano. Non dimentichiamo che di solito da lui si va a Londra in una sorta di pellegrinaggio… Proprio per l’eccezionalità della cosa occorreva sedersi al tavolo e capire il motivo di questo incontro che ha sorpreso anche Aci, fin qui titolare della trattativa.

Domanda di rito: ora che succede?
Difficile rispondere. Regione ha già dichiarato che vuol vedere la nuova gestione per confermare il proprio impegno: sul rinnovo penso che non sia così in discesa. Ma ovviamente spero sempre nel meglio per Monza.

Senza giri di parole, questa operazione a suo avviso è targata ACI. Perché?
Non mi spiego l’atteggiamento di ACI. Aggiungo ai fattori difficili da comprendere il fatto che in questo periodo di tensione e grande delicatezza non ho avuto nessun contatto né con ACI né con Automobil Club Milano.

Adesso cosa fa? Se le offrissero un posto nella nuova SIAS per ricucire?
Non mi interessano. Non ero e non sono in cerca di poltrone, volevo continuità per aiutare il rinnovo del GP. Qualsiasi altro tipo di ruolo non è di mio interesse né farebbe parte del mandato che mi aveva portato alla guida di SIAS.