Autodromo, Capelli lascia la Sias: Dell’Orto: «Andiamo avanti»

In attesa del rinnovo del contratto con Bernie Ecclestone, per mantenere la Formula 1 a Monza oltre la scadenza del 2016, il numero uno di Corso Venezia lascia il suo incarico all’interno del cda della controllata. Con lui lascia anche Radaelli. Dell’Orto rilancia: «Richiesta di revoca immotivata»
Ivan Capelli, presidente di Acm, qui alla presentazione del Gp con Roberto Scanagatti, Antonio Rossi e Angelo Sticchi Damiani
Ivan Capelli, presidente di Acm, qui alla presentazione del Gp con Roberto Scanagatti, Antonio Rossi e Angelo Sticchi Damiani

Il presidente dell’Automobile club Milano, che tramite Sias gestisce l’autodromo di Monza, si è dimesso dal consiglio di amministrazione della stessa Sias. Capelli, che resta al comando dell’Ac milanese, ha lasciato il proprio incarico all’interno della controllata proprio durante le settimane che vedono il circuito brianzolo in attesa del rinnovo del contratto con Bernie Ecclestone. Alle dimissioni di Capelli si sono aggiunte anche quelle di Enrico Radaelli, presidente dell’Immobiliare Aci.

Il consiglio di amministrazione di Sias, ha preso atto delle dimissioni dei consiglieri Capelli e Radaelli, in quota rispettivamente Aci e Ac Milano e della contestuale richiesta di convocazione dell’assemblea dei soci finalizzata alla revoca del presidente e amministratore delegato. L’assemblea sarà convocata nei prossimi giorni in una data da definire. Fino ad allora l’attuale management e il consiglio di amministrazione rimangono operativi con i medesimi poteri. Il presidente Andrea Dell’Orto, per non interrompere l’operatività dell’azienda e per rafforzarla, ha indicato per la sostituzione dei due membri dimissionari Gianangelo Bravo e Cristina Colombo, direttore dello sport presso Regione Lombardia.

Su tale decisione il collegio sindacale ha espresso a maggioranza parere negativo, data l’imminente convocazione dell’assemblea dei soci. Il presidente ha invece ritenuto di fare la proposta di cooptazione, dato che non è ancora definita la data dell’assemblea e per non bloccare il piano di sviluppo di Sias. “La richiesta di revoca non ha una reale motivazione ed è perciò incomprensibile e infondata”, ha commentato Andrea Dell’Orto. “Abbiamo sempre lavorato con onestà e trasparenza, nell’esclusivo interesse dell’autodromo, così da garantirgli il ruolo che gli spetta, cioè quello di punto di riferimento mondiale per gli sport motoristici. Abbiamo lavorato all’ampliamento della stagione sportiva, all’allargamento e al potenziamento dell’offerta in campo dell’entertainment; abbiamo cominciato a proporre nel mondo l’autodromo sia come destinazione turistica che nel mercato degli incentive aziendali, valorizzando la bellezza e la capacità attrattiva del territorio”.

“In questo senso – ha continuato Dell’Orto – Sias è sempre più impegnata non solo per il rilancio dell’autodromo ma anche per fare in modo che dal 2017 si corra ancora il Gran Premio di F1 a Monza. Proprio a tal fine, oltre a mettere a disposizione parte delle risorse economiche per il rinnovo del contratto, in questi giorni stiamo lavorando intensamente con istituzioni e partner per arrivare a una soluzione positiva della vicenda e supportare la trattativa in corso. Si deve pertanto respingere ogni interpretazione maliziosa che attribuisce a Sias ritardi o impedimenti nel rinnovo dell’accordo. Riguardo alla richiesta di convocazione dell’assemblea dei soci per la revoca del presidente, ci sarà tempo per discuterne internamente: sono sicuro che troveremo una soluzione insieme ad Acm e Aci, all’insegna non solo dei buoni rapporti societari, ma soprattutto per unire le nostre forze per ottenere il grande obiettivo comune che è la conferma della F1 a Monza”.