Monza – Vietato sbagliare. Inizia la corsa alla serie A2 per Saugella, che sabato alle 21 ospita Crovegli Cadelbosco. Appuntamento alla palestra Elisa Sala in via Clementi a Monza (ingresso gratuito).
«Siamo pronti» afferma senza esitazioni coach Marco Gazzotti. Al terzo anno sulla panchina delle rosaazzurre, il tecnico allenerà le sue prime gare di post-season con la squadra del consorzio Vero Volley, ma nelle precedenti esperienze ne ha dirette molte, con sei promozioni conquistate, comprese due in A2.
«Dobbiamo avere più fame – spiega, indicando il fattore decisivo – più voglia di raggiungere il risultato per cui abbiamo faticato durante tutta la stagione. AI playoff sono tanti i fattori che fanno la differenza, anche perché sono minime le distanze tra le squadre e quindi più combattute le partite ». La serie si annuncia subito equilibrata: «Di fronte avremo un’avversaria simile a noi, reduce da un buon campionato e desiderosa di andare avanti. Dovremo cercare di aggredirle in battuta per non farle ricevere bene».
In campo ci sarà, come nel successo 0-3 di Lucca che ha chiuso la regular season, Ester Franco; anche se chiaramente non al meglio, pure da lei ci si attende tanto: «Dalle atlete che di partite di playoff ne hanno giocate molte, come Franco o capitan Guatelli – riprende Gazzotti – è normale aspettarsi qualcosa in più, non tanto dal punto di vista tecnico, quanto soprattutto da quello psicologico, soprattutto nei confronti delle compagne».
E non mancherà all’appuntamento la pressione. «Inevitabile che ci sia, siamo una squadra di valore, e d’altra parte, in gare del genere in cui ti giochi tutto e se perdi vai a casa, non si può pensare di andare all’avventura – spiega l’allenatore – D’altra parte, avere questa pressione significa anche avere le qualità per andare avanti, e in questi momenti non dobbiamo attaccarci a null’altro che non sia riconducibile a noi stessi ».
Anche l’ambiente potrà avere la sua importanza, e Gazzotti chiama a raccolta i tifosi: «Più la palestra sarà piena e rumorosa, più avremo un vantaggio».
Rodolfo Palermo