Virgilio e la passione per il vinoCabernet nella vigna di Limbiate

Virgilio Frigo, un passato da direttore di banca, oggi in pensione e una passione iniziata quasi per caso. Ecco quindi nel 1996 le prime 70 viti, diventate oggi 200, con una varietà che dal Riesling e il Marzemino, arriva fino al Cabernet.
Virgilio e la passione per il vinoCabernet nella vigna di Limbiate

Limbiate – Camminare tra le vigne, tra i colori autunnali dei tralci e degli alberi da frutta, con il rumore del traffico come un ricordo lontano? Sembra lo scatto di una cartolina da un week end fuoriporta con destinazione le colline del Monferrato o i pendii della Toscana: la realtà è che un angolo raccolto si trova anche in città, a pochi passi dal centro. Artefice ne è Virgilio Frigo, un passato da direttore di banca, oggi in pensione. Una passione iniziata quasi per caso, grazie all’insistenza di un concittadino, Nicola Lettieri, che ha un podere a Canneto Pavese. «Non avevo interesse- spiega camminando tra i filari- ad andare al bar, così come mi piace spostarmi e viaggiare, ma senza esagerare. Ecco che, una volta andato in pensione, ho seguito il consiglio del mio amico». Ecco quindi nel 1996 le prime 70 piante, diventate oggi 200, con una varietà che dal Riesling e il Marzemino, arriva fino al Cabernet e una passione che è diventata conoscenza ed esperienza, grazie ai corsi della Fondazione Minoprio e dell’Istituto agrario di Monza. Senza mai cedere, però, alle lusinghe di pesticidi e prodotti chimici, «solo verderame- afferma risoluto- e zolfo». Ed è ancora vivo il ricordo di quando, in occasione di un corso di degustazione, il miglior sommelier del mondo proclamato nel 2004 a soli 27 anni, limbiatese doc oggi in trasferta in Francia, rimase a bocca aperta davanti ad un calice di nettare degli dei prodotto in città. «Non riusciva a credere- sono le parole del 79enne- che la bottiglia fosse il risultato di vigne limbiatesi». Ma la dedizione per viti e piante da frutto è anche occasione per uno scambio di chiacchere e conoscenze. «Spesso capita che chi passeggia in questa zona, incuriosito si avvicini per chiedere informazioni. Ne sono nate anche delle amicizie». Una vocazione, quella per la terra, che sembra sia di famiglia. Anche il fratello Rosello, di Mombello, infatti ha un orto e si è appassionato, questa volta, al mondo dell’apicoltura. «E anche gli amici che vanno in visita o le persone con cui si scambia qualche parola, diventano poi familiari: ecco quindi borse piene di ortaggi, di qualità e senza pesticidi, che vengono regalate».

E il frutto di lavoro e dedizione? «In realtà- conclude con il sorriso Virgilio Frigo- io non ne bevo molto, la maggior parte delle bottiglie le regalo agli amici». E ora al vino si sono aggiunte le mele: una quindicina di piante, delle qualità più diverse, anche con una ricerca di qualità ormai quasi scomparse, lontane dalla perfezione delle esposizioni da centri commerciali, ma ben più resistenti». E nell’approfondimento, anche con la stesura, una in fase di completamento, di due piccoli trattati su uva e mele, ecco anche la particolarità di una specie «con ridotto apporto di zuccheri, ideale per i diabetici».

Ileana Brioschi