Brugherio – I vigili del fuoco hanno lavorato fino all’alba per domare gli ultimi focolai e, nella mattinata di lunedì, erano ancora in corso le operazioni di raffreddamento. Ma le fiamme più alte del violento incendio che ha avvolto la centrale Terna di via Galilei, a Brugherio, si sono spente intorno alle 2 di notte, quando dall’aeroporto di Linate è potuto arrivare il "Poseidon". Il potente camion antincendio è in grado di sparare acqua fino a 60 metri ed è intervenuto senza mettere in pericolo i tralicci dell’alta tensione. Una sorta di lieto fine alla serata di paura che ha travolto Brugherio. Intanto si contano i danni: da una prima stima, sembra che la centrale elettrica sia stata danneggiata per diversi milioni di euro.
Domenica sera – Un botto che ha fatto tremare i vetri, seguito da un’esplosione e da un violento incendio visibile a chilometri di distanza. Domenica sera, intorno alle 21.15, un probabile corto circuito ha fatto esplodere uno dei cinque convertitori della centrale Terna (la società creata da Enel per la trasmissione di energia ad alta tensione e di cui l’ente nazionale è ancora tra i principali azionisti) di via Galilei a Brugherio. Sul posto sono subito intervenuti cinque mezzi dei vigili del fuoco, poi supportati da altri che hanno portato il totale a quindici, carabinieri, polizia locale, due ambulanze e la Protezione civile da Concorezzo. Non ci sono state vittime, mentre nel corso della serata si è parlato di una persona ferita lievemente. Ma la notizia non è stata confermata.
I fatti – Tutto è successo poco dopo le 21. Un probabile corto circuito ha fatto esplodere il trasformatore a olio dell’alta tensione. Un botto fortissimo, che si è udito a chilometri di distanza, poi una densa colonna di fumo nero, fiamme alte e un odore acre che presto ha incominciato ad avvertirsi fin da Villasanta. Immediatamente si sono allertati i soccorsi che hanno transennato la zona e impedito l’accesso ai brugheresi che in gran numero si sono portati verso la centrale.
Sul posto – In attesa dei tecnici dell’Arpa, chiamati a valutare eventuali pericoli per le persone, e dei responsabili di Terna, il neo sindaco Maurizio Ronchi ha invitato i residenti a tenere chiuse le finestre per almeno un’ora per evitare di respirare i residui dei 65mila litri d’olio (di origine minerale) in fiamme. Il responso dell’agenzia dell’ambiente non è ancora noto, ma sembrano da escludersi pericoli per la popolazione. Il sindaco Ronchi ha istituito l’unità di crisi e si è detto intenzionato a comunicare lo stato della situazione ai brugheresi. Intanto ha promesso di riportare l’attenzione sul problema delle vicinanze dell’impianto (esistente dal 1920) alle abitazioni.
Preoccupazione – Comunque alta la preoccupazione tra i cittadini: il corto circuito ha provocato un calo di tensione in buona parte della Brianza, con breve black out da Lesmo a Seregno che ha messo temporaneamente fuori uso anche le linee telefoniche, e ha mandato in tilt l’illuminazione pubblica nella zona di Brugherio verso Concorezzo e verso Cologno Monzese.
Testimonianze – L’esplosione si è sentita forte e chiara nella zona sud di Monza. "Un calo momentaneo di corrente e il lampo rossastro di una fortissima esplosione ha preceduto di qualche attimo il boato che ha scosso tutta la zona a sud di Monza – ci ha segnalato il lettore Massimo Confalonieri – Subito poi si è levata in cielo un’enorme colonna di fumo nerastro illuminato dal basso dalle immense fiamme".
Sfortunata vittima dell’episodio è stato un cagnolino che, come hanno raccontato i padroni, "è morto per lo spavento dopo aver sentito il botto".
Erika Camasso
Davide Perego
Chiara Pederzoli