Vimercate – Quel problema di salute emerso solo pochi mesi fa lo preoccupava davvero tanto. Un pensiero fisso. Un’ansia e una tristezza profonde che non se ne andavano. Forse è stata questa preoccupazione ormai continua a ingoiarlo in un tunnel crescente di depressione e a condurlo martedì di prima mattina fino alla decisione di farla finita, lanciandosi nel vuoto da una finestra della sua abitazione. Il tragico tentativo di suicidio di un settantasettenne è andato però a vuoto, complice una siepe che ne ha attutito la caduta. L’uomo è stato soccorso e portato in ospedale dove gli è stata assegnata una prognosi di guarigione di sessanta giorni.

Poco dopo le 7.30, il pensionato, che vive con la moglie e un figlio in un appartamento al secondo piano di un palazzo dell’habitat di via Cremagnani, si trovava in bagno. Fulminea la decisione di mettere in pratica il proposito di morte forse già accarezzato da qualche giorno, o forse insorto improvvisamente. Ha avvicinato uno sgabello alla finestra che dà sul cortile interno, ha scavalcato il davanzale e si è lasciato cadere. Circa sei metri nel vuoto. È precipitato su una delle aiuole che arredano l’ingresso dei tanti condomini del grande complesso residenziale, arredate con arbusti e siepi. Incuriosito dal rumore provocato dall’impatto del corpo sul selciato, un vicino di casa si è affacciato, ha visto l’uomo a terra immobile e ha subito dato l’allarme chiamando il 118.

Nello stesso momento la moglie del pensionato, dalla stanza accanto ha realizzato l’accaduto e si è precipitata in cortile. Un’autoambulanza e un’automedica hanno subito raggiunto il civico dell’habitat, con l’ingresso da via Cremagnani, a ridosso con l’incrocio di via Ronchi, e hanno prestato immediato soccorso all’uomo che, pur restando accasciato a terra, non ha mai perso conoscenza. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di via Damiano Chiesa. L’ultrasettantenne è stato caricato sull’ambulanza e trasportato in codice giallo all’ospedale cittadino. Mentre il mezzo di soccorso si allontanava, i pochi vicini che si erano raggruppati in cortile richiamati dalle sirene e dalla presenza dei militari, hanno commentato con incredulità l’accaduto, ascrivendo l’unica possibile ragione del gesto tragico alla preoccupazione forte che assediava l’uomo per ragioni di salute. Preoccupazione che, insieme con le fratture e le contusioni riportate nella caduta, sarà oggetto di attente cure in questi prossimi mesi.
Anna Prada