Vimercate, il rame fa ancora golaDepredate le grondaie al cimitero

Vimercate – Qualcuno aveva registrato un sensibile calo dei furti di rame in città. Ma a rovinare nuovamente le statistiche è l’ultimo colpo messo a segno a Vimercate settimana scorsa, nella notte tra mercoledì e giovedì. Nel mirino è finito ancora una volta un luogo di culto: il cimitero cittadino. Dalla zona più vecchia dei colombari, in una notte sono spariti ben 70 metri lineari di condotti di rame, asportati dalle grondaie che cingono le coperture dei colombari.

Un bottino che certamente i ladri di turno hanno faticato ad asportare e che con ogni probabilità è stato caricato su un voluminoso mezzo di trasporto scelto ad hoc. Il colpo è stato messo a segno prima di mezzanotte e la certezza viene da testimoni che, pur non avendo compreso subito cosa stesse accadendo, hanno udito forti rumori provenire dalla zona del camposanto. “Erano le 11.30 circa di sera –ha raccontato un residente- e io passeggiavo nelle vicinanze del cimitero perché stavo portando a spasso il mio cane. Ho sentito distintamente rumori forti venire dall’interno, come di colpi inferti con violenza contro qualcosa di metallico. Mi è parso strano, ma sul momento non ho pensato a dei malviventi”.

Poco dopo il vimercatese è rientrato in casa, a qualche centinaio di metri dal luogo dei fatti. Anche da lì, non ha potuto fare a meno di sentire il rumore di sbarre arrivare dalla direzione del camposanto. “Allora mi sono venuti in mente i numerosi episodi di furti di rame nei cimiteri che si sono verificati in passato –ha continuato l’uomo- e ho chiamato i carabinieri”. Nonostante la segnalazione, purtroppo i militari non sono riusciti a cogliere i ladri sul fatto e i malviventi si sono dileguati con l’ingombrante bottino in oro rosso da piazzare sul mercato nero.

Quel che grava ora sulla zona dei vecchi colombari non è solo il danno generato dal furto, ma anche i danneggiamenti dell’intervento spregiudicato dei balordi. A prenderne atto sono stati gli addetti del Comune che hanno compiuto un sopralluogo constatando il danno subito. Sebbene sia vero che nell’ultimo anno episodi del genere sono diminuiti sensibilmente, forse anche in relazione alle oscillazioni del valore del rame, non è certo la prima volta che i soliti ignoti si accaniscono contro i luoghi di culto, a caccia del metallo rosato. Nel mirino è finito l’anno scorso (per due volte)il cimitero di Arcore, con danni alle coperture della cappella da decine di migliaia di euro e una telecamera di videosorveglianza dribblata abilmente dai colpevoli.