Vimercate, il GClub e gli abusiGiambelli sana con 5mila euro

Vimercate, il GClub e gli abusiGiambelli sana con 5mila euro

Vimercate – La società Giambelli dovrà pagare al Comune una sanzione di 5mila e 164 euro. È questo il costo della sanatoria che mette una pietra, archiviandole, sulle violazioni edilizie riscontrate da Palazzo Trotti a carico della palestra GClub delle Torri Bianche, ampliata in centro benessere con piscina funzionante da settembre nonostante il permesso a costruire fosse stato rilasciato soltanto il 24 novembre, la mattina dopo l’approvazione unanime della variante urbanistica in consiglio comunale. È una vicenda che si conclude tecnicamente ma non politicamente considerato che un intero consiglio comunale le sarà dedicato, su richiesta delle opposizioni, entro la fine del mese.

La società proprietaria della struttura ha presentato istanza di sanatoria ai primi di gennaio, a fine mese il dirigente dell’area urbanistica del Comune ha rilasciato il relativo provvedimento sulla scorta di quanto accertato nei sopralluogo edilizio del 29 novembre: l’anticipo di alcune opere, comunque conformi al permesso a costruire, a piano terra e nella zona spogliatoi del seminterrato. Nessun rilievo era stato mosso per la parte di scantinato trasformata in piscina e centro benessere, perché le opere lì rinvenute (controsoffittature, impianto di illuminazione, posa serramenti interni ed esterni, tinteggiature, stuccature e finissaggi) erano state giudicate eseguibili in cinque giorni, lasso di tempo trascorso dal rilascio del permesso del 24 novembre al momento del sopralluogo.

Considerato che le sole opere passibili di sanzione hanno determinato un aumento di valore dell’immobile superiore a 51mila e 164 euro, a fronte dell’istanza di sanatoria presentata il Comune, in base alla normativa, ha determinato una sanzione nella misura massima prevista, pari appunto a poco più di 5mila euro. Nel frattempo, tra accertamenti, verbali della polizia locale e sopralluoghi dei tecnici dell’edilizia, la palestra ha continuato a funzionare, fatta salva una breve interruzione del comparto piscina e benessere. Una volta saldata l’ammenda prevista, la proprietà avrà chiuso ogni pendenza a riguardo delle violazioni accertate.

L’affaire GClub è scoppiato il 22 novembre, in consiglio comunale, quando l’opposizione ha segnalato che la piscina, per la costruzione della quale si chiedeva al consiglio l’approvazione di una variante urbanistica, in realtà già funzionava da mesi. La delibera la sera dopo è stata approvata all’unanimità e in quell’occasione il sindaco Paolo Brambilla ha annunciato accertamenti e, se dovuti, provvedimenti sanzionatori a carico della proprietà.
Anna Prada