Vimercate e lotta di Liberazione:medaglia d’argento al valore civile

Vimercate – La voce non è ufficiale ma l’indiscrezione è più che fondata. La città di Vimercate dovrebbe essere prossima a ricevere la Medaglia d’argento al valor civile per il ruolo avuto nella Resistenza al nazifascismo e nella Liberazione dal regime e dall’occupazione. La consegna del prestigioso riconoscimento potrebbe avvenire in occasione della cerimonia del 2 giugno.

Una medaglia che giunge a oltre sessant’anni di distanza dai fatti che videro protagonisti i giovani vimercatesi che, insieme a molti altri coetanei, sacrificarono la propria vita per la libertà di tutti gli italiani. Sono sei i partigiani vimercatesi della 103esima Brigata Garibaldi che ogni anno, a febbraio, la città ricorda: Iginio Rota, morto nel corso dell’azione di sabotaggio al campo di volo di Arcore il 29 dicembre 1944, e i suoi compagni, arrestati nei giorni seguenti e giustiziati dai nazifascisti il 2 febbraio 1945 ad Arcore, Aldo Motta, Renato Pellegatta, Luigi Ronchi, Pierino Colombo, Emilio Cereda. Unico sopravvissuto, Carlo Levati, classe 1922, autore del volume “Ribelli per la libertà”, nel quale racconta la partigiana accanto ai compagni e il sacrificio di questi ultimi.

«Bisogna opporsi ai tentativi di revisionismo e la tentativo di sminuire il valore di quel periodo –ha detto recentemente Levati in un’intervista rilasciata alla nostra testata, in occasione del 64esimo anniversario della Liberazione- è stata una dura lotta popolare, dura e tragica, animata soprattutto dal coraggio di lavoratori delle grandi fabbriche che si sono ribellati. Non si deve mai dimenticare che la Resistenza è nata come moto spontaneo di ribellione da parte del popolo italiano contro la guerra e contro le brutture della guerra. Una guerra che il popolo aveva subito e non deciso, e in merito alla quale l’opinione pubblica non aveva la libertà di esprimersi in quanto terrorizzata dalla dittatura fascista».
Anna Prada