Villasanta, guai per il bar Uappi’sStop dell’Arma per ”cattivi clienti”

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Villasanta – Altri guai per il bar Uappi’s, in centro città. I carabinieri di Villasanta ne hanno disposto la chiusura per una settimana, per via delle cattive compagnie che vi hanno trovato durante alcuni controlli nelle fasce orarie serale e notturna. Il provvedimento si rifà all’articolo 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza ed è entrato in vigore lunedì scorso, per concludersi solo domani, domenica 10 ottobre. Un brutto colpo per il bar che, in queste serate di inizio autunno, riesce ancora a catalizzare un discreto numero di compagnie giovanili, in arrivo da Villasanta e non solo. Proprio tra i “forestieri” sarebbero da annoverare i pregiudicati che hanno portato i militari a fare scattare la chiusura, notificata domenica scorsa. Tutto è partito da una serie di controlli serali e notturni dei militari della stazione villasantese presso i luoghi di ritrovo ed esercizi pubblici della città. I servizi sono stati effettuati negli ultimi due mesi e, se negli altri locali non sono state registrate criticità, al bar Uappi’s, da quest’anno divenuto un punto di riferimento per 20enni e 25enni, sono stati trovati troppi avventori con la fedina penale non proprio immacolata. Si tratterebbe per lo più di ragazzi intorno ai 25 anni, con precedenti per reati legati alla droga. La chiusura forzata non rappresenta comunque un caso isolato di interessamento al bar da parte delle forze dell’ordine. Fin dall’inizio dell’estate, quando l’esercizio ha preso piede e i tavolini all’aperto hanno attirato folti gruppi di giovani, i controlli delle forze dell’ordine si sono susseguiti e in un caso il gestore è stato costretto a pagare una sanzione per una questione, peraltro, di importanza secondaria. Attenzione al fenomeno è stata dedicata anche dalle istituzioni con il passaggio, durante un venerdì sera estivo, di Omnibus, il pulmino di educatori di strada di Offerta sociale. Allora, anche con la collaborazione del gestore del locale, i volontari offrirono ai ragazzi la possibilità di sottoporsi al test dell’etilometro, riscuotendo una certa partecipazione. Ne emersero dei dati sostanzialmente in linea con quelli raccolti davanti agli altri bar giovanili della zona, con tassi alcolemici talvolta fuori dai parametri del Codice della strada, ma senza picchi sospetti. Un quadro reso meno allarmante (almeno sul piano della sicurezza stradale) dal fatto che numerosi avventori del bar, con qualche bicchiere di troppo in corpo, dichiaravano di abitare proprio in città e di essere arrivati a piedi.