Villasanta – Crisi. Non si può chiamare diversamente quello che sta accadendo alla Form, l’ex Sime di via Bixio, azienda di pressofusione strettamente legata al mercato automobilistico. E l’incontro tra sindacati e vertici aziendali di giovedì scorso ha confermato quello che i lavoratori già si aspettavano.
Da lunedì prossimo partirà la cassa integrazione che interesserà tutti i 294 lavoratori, senza risparmiare alcun settore, per tredici settimane. La prospettiva è quella di una media di due giorni di cassa alla settimana per ciascun lavoratore, sebbene nel dettaglio siano presenti settori su cui il provvedimento peserà un po’ di più. E per il futuro non c’è nulla di certo. Le previsioni dell’azienda non coprono che qualche mese e peraltro non sono rosee.
Le cifre le ha riferite Vittorio Ferri, sindacalista della Fiom Cgil. «La Form – ha detto poche ore dopo l’incontro- ci ha parlato di un calo del fatturato nel 2008 del 15 per cento circa rispetto al 2007, mentre per il 2009 si ipotizza un ulteriore calo del 25 per cento. Le previsioni comunque sono tutte da verificare e qualche dato in più si avrà forse dopo le ferie. Insomma, la situazione è di forte difficoltà».
I primi a saltare sono stati gli interinali e i lavoratori a tempo determinato, anticamera della cassa integrazione che partirà lunedì. Ma i tagli alle spese si sono sentiti anche in altri ambiti, come quello dei fornitori. E’ questo il preoccupante quadro di un’azienda che soffre sensibilmente la crisi del mercato automobilistico. Tra i principali clienti, infatti, ci sono le case automobilistiche francesi e tedesche con le difficoltà che stanno affrontando in questo delicato frangente economico.
Il fenomeno non è nuovo e a farne le spese sono numerosi colossi che anche in Brianza stanno ricorrendo alla cassa integrazione, alle ferie forzate e ai tagli, dalla Knorr Bremse alla Tenaris di Arcore.
Valeria Pinoia