Monza – Sarà Fernanda Giulini, musicista e musicologa, curatrice di una delle più importanti raccolte di strumenti musicali antichi a Villa Medici Giulini a Briosco, nella nostra Brianza, la madrina della quarantottesima edizione dei Concorsi internazionali per rose nuove che nella mattinata di venerdì 25 maggio terrà banco nel suggestivo roseto Niso Fumagalli in Villa reale.
Quest’anno partecipano alla manifestazione ottantuno nuove varietà di rose presentate da ventitrè rosaisti di Francia, Italia, Belgio, Germania, Danimarca, Gran Bretagna, Spagna e Svizzera. Massiccia la delegazione transalpina: ben undici coltivatori sono di nazionalità francese. Segno che le rose sono molto amate dai nostri raffinati “cugini”. Tre soltanto saranno i concorrenti italiani.
L’anno scorso, però, ad aggiudicarsi sotto un violento acquazzone il prestigioso premio “Corona della Regina Teodolinda” (una targa con una preziosa riproduzione della corona della Regina Teodolinda, conservata nel Duomo di Monza) erano stati dei rosaisti teutonici: i tedeschi Kordes Söhne con la rosa “Sweet Parole”, un fiore ibrido di Tea, il cui profumo era stato così descritto dagli esperti profumieri Philippe Sauvegrain e Maurizio Cerizza: “Potente, floreale rosato, con una sfumatura di miele e una parte affumicata che si ritrova nel vetiver, accompagnata da una nota di pompelmo”.
I Concorsi sono organizzati dalla Associazione Italiana della Rosa, di cui è presidente Silvano Fumagalli, figlio del fondatore del Roseto e dell’Associazione, Niso. Quest’anno la cerimonia di premiazione lascia i saloni della reggia per tornare nel Serrone, edificio costruito nel 1790 quale orangerie al servizio dei giardini della Villa. Oggi, alla luce dei restauri intervenuti, è destinato a mostre d’arte temporanee.
Dal 2009 è in gestione al Consorzio Villa reale e Parco di Monza, che promuove la conoscenza e sostiene la conservazione del complesso monumentale della Villa reale di Monza, del parco e delle relative pertinenze.