Verano – Recuperare l’efficienza gestionale dell’amministrazione pubblica, aumentare l’efficienza nei controlli su appalti ed edilizia privata, e perseguire un’immagine di azione decisa di contrasto, nei confronti della cittadinanza. In sintesi, queste le direttrici verso cui si muoverà l’azione delle amministrazioni comunali unite a Verano venerdì sera per concordare le misure più efficaci per contrastare i fenomeni mafiosi in Brianza. Al secondo summit anti ‘ndrangheta, convocato nella sala conferenze della nuova biblioteca dal sindaco Renato Casati, promotore anche del primo vertice, hanno risposto sindaci e assessori di diciannove Comuni della Brianza monzese e comasca. Presenti i rappresentanti di Albiate, Biassono, Barlassina, Besana, Briosco, Desio, Giussano, Limbiate, Lissone, Seregno, Seveso, Sovico, Vedano al Lambro, Veduggio e Villasanta e, dalla vicina Provincia comasca, quelli di Arosio, Carugo e Mariano Comense. Con loro il sostituto procuratore Walter Mapelli, che ha esortato i Comuni a “fare rete” sia fra loro, sia con le istituzioni superiori (Prefettura, Provincia, Procura, Forze dell’ordine) per uno scambio di informazioni “mirate” sulle anomalie macroscopiche riscontrate, anche per l’organizzazione di eventuali controlli coordinati. Nei successivi incontri tra i rappresentanti degli enti pubblici locali uscirà una sorta di Codice di buone prassi di comportamento.
a.br.
Verano, Comuni contro la mafiaL’azione diventa più ampia
Verano - Recuperare l'efficienza gestionale dell'amministrazione pubblica, aumentare l'efficienza nei controlli su appalti ed edilizia privata e perseguire un'immagine di azione decisa di contrasto. Queste le direttrici dell'azione dei Comuni per contrastare i fenomeni mafiosi in Brianza.