Vendevano false lauree:limbiatese tra gli indagati

Limbiate – C’è anche un limbiatese tra le 10 persone raggiunte oggi da un avviso di garanzia, nell’ambito di un’inchiesta avviata dalla Procura di Vibo Valentia su un giro di false lauree. G.S. 54 anni, è accusato di far parte di un’organizzazione dedita alla produzione ed alla vendita di lauree false. Il provvedimento gli è stato notificato oggi dai carabinieri che hanno anche perquisito la sua abitazione. Tra gli indagati, residenti in tutta Italia, c’è anche il genero di Totò Riina, Antonino Ciaravello, e un imprenditore romano titolare di un’agenzia di stampa. Secondo l’accusa, la banda sfruttava il vasto giro di conoscenze ed amicizie ed era diventata un punto di riferimento per chi desiderava una laurea contraffatta. Gli indagati avevano anche stilato un tariffario in base alla difficoltà di reperimento al tipo di abilitazione a cui davano diritto. Ogni settimana, da ogni parte d’Italia, decine di persone contattavano le società del gruppo per ottenere i certificati. Le università coinvolte sarebbero numerose: le pequisizioni di oggi hanno riguardato gli atenei di Messina e Bari, dove sono state trovate convenzioni stipulate con la Moldavia per il riconoscimento delle lauree conseguite all’estero. Le lauree false riguardavano diverse facoltà, tra cui anche quella di medicina. L’inchiesta ha preso il via dopo la scoperta, nell’ottobre del 2009, a San Costantino, nel vibonese, di una vera e propria stamperia di falsi certificati di laurea.

P.F.