Una Bmw nuova a metà prezzoE’ una truffa, donna condannata

Pensava di aver fatto un buon affare, invece è finito nei guai. E' la brutta avventura capitata ad un solarese di 45 anni, rimasto vittima di un raggiro. La sua truffatrice una donna di 37 anni, è stata condannata a 8 mesi di reclusione e al risarcimento danni per 15 mila euro, per truffa e falsità.
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Solaro – Pensava di aver fatto un buon affare, invece è finito nei guai. E’ la brutta avventura capitata ad un solarese di 45 anni, rimasto vittima di un raggiro. A distanza di diversi anni dalla vicenda (avvenuta nel 2005) la sua truffatrice è stata condannata dal giudice del Tribunale di Desio Francesca Chiuri. La donna, 37 anni, di Garbagnate Milanese, è stata condannata a 8 mesi di reclusione e al risarcimento danni per 15 mila euro, per truffa e falsità.

Complesso il meccanismo che aveva architettato per spillare soldi al solarese. In pratica, gli aveva proposto l’acquisto di un’auto, una Bmw 330 del valore di circa 36 mila euro, al prezzo di 15 mila euro. Si è finta la rivenditrice di una concessionaria d’auto di Desio. Gli ha presentato il mezzo come un’auto a kilometri zero e si è anche offerta di curare tutto l’aspetto burocratico per l’acquisto. Il solarese ha accettato e ha comprato la Bmw, pagandola appunto 15 mila euro.

In realtà la truffatrice aveva a sua volta acquistato il mezzo presso la concessionaria, stipulando peròun contratto di finanziamento sotto falso nome. Aveva infatti usato i dati di una ex dipendente della ditta di cui lei è titolare, insieme al marito. Così, un bel giorno, la donna truffata si è trovata nella casella delle lettere la comunicazione dell’avvio del finanziamento di 36 mila euro per l’acquisto di un’auto, a suo nome.

Peccato che lei non aveva mai acquistato nessun mezzo. La donna ha quindi raccontato tutto ai carabinieri, che hanno avviato le indagini. Proprio in quel periodo, i militari hanno trovato la Bmw sotto casa del solarese. E l’hanno sequestrata. Non solo. Inizialmente pensavano che l’uomo fosse coinvolto nella truffa. Il quarantacinquenne ha dovuto dimostrate la sua innocenza e ha poi denunciato la venditrice dell’auto
P.F.