Un fiume di liquami nel LambroCarate, allarme a Realdino

Altro che chiare, fresche e dolci acque. I caratesi giovedì mattina hanno trovato un fiume Lambro scuro e maleodorante nel tratto che taglia Realdino. I controlli dopo l'allarme lanciato da un cittadino, che ha anche prelevato un campione in una bottiglietta.
Un fiume di liquami nel LambroDenuncia delle guardie ecologiche

Carate Brianza – Altro che chiare, fresche e dolci acque. Quelle che i caratesi si sono ritrovati davanti agli occhi giovedì mattina nel tratto del fiume Lambro che taglia Reldino, erano acque scure e maleodoranti.
A lanciare l’allarme, verso le dieci del mattino, un caratese andato nel borgo di Realdino per delle commissioni.
È stato l’uomo a notare che nel Lambro si stava immettendo una cascata nera. Da qui la telefonata al comando della polizia locale, subito sul posto con un suo agente, per un primo sopralluogo. Il caratese è sceso lungo l’asta del fiume e ha prelevato un campione di acqua inquinata riempiendo una bottiglietta di plastica vuota, da mostrare ai tecnici inviati dal Comune.

L’ufficio Ecologia del municipio ha passato la segnalazione a Brianzacque, il gestore della rete idrica cittadina, perché i suoi tecnici uscissero per un sopralluogo che potesse far luce sulle cause dell’inquinamento. Sul posto anche le guardie ecologiche volontarie della Provincia di Monza e Brianza.

I residenti di via Alle Grotte, la stretta strada che porta alle millenarie grotte di Realdino, raccontano di convivere da una settimana almeno con i miasmi che dal letto del fiume salgono alle finestre delle loro case. Per alcuni si tratta di un odore insopportabile. Un odore moto intenso, acuito dalle temperature africane di questi giorni.
«Noi che dormiamo con le finestre aperte sul fiume – dicono gli abitanti della case a ridosso del Lambro – sentiamo da giorni una puzza molto forte tutta notte».

Per tutta mattina, giovedì, sul ponte che attraversa il fiume è stato un continuo formarsi di capannelli di persone a metà tra il preoccupato e il curioso. «È una situazione indecente, non è possibile che non si trovi una soluzione», dicevano in coro.
Occhi puntati sulla fognatura comunale di via Volta. L’acqua nera fuoriesce infatti nel punto di allacciamento della fognatura al collettore che porta gli scarichi fognati al depuratore. Si presume sia entrato in funzione il troppo pieno, il dispositivo di sicurezza che si attiva quando la rete fognaria va in pressione o quando si intasa il tratto di innesco. E, puzza insopportabile a parte, c’è chi teme le conseguenze per le impurità che la fogna porta con sé.

La memoria storica di Realdino, Gaetano Disca, sostiene che episodi simili si siano verificati diverse volte nel corso degli anni. «Non è la prima volta che il collettore fognario si ostruisce in quel punto – spiega – e il Lambro si colora di nero». Forse si renderà necessaria la pulizia delle condotte e l’ispezione di tutta la fognatura per intercettare rotture o ostruzioni della tubazione che hanno causato l’attivazione dello scolmatore. Per sgombrare ogni dubbio sulle cause dell’intoppo e sulla qualità delle sostanze riversate nel fiume bisognerà attendere i risultati delle analisi dei campioni prelevati.
Alessandra Botto Rossa