Macherio – Consentire ai rappresentanti delle associazioni sportive di Macherio di prendere parte ad un corso di rianimazione cardio polmonare e dotare il palazzetto sportivo di viale Regina Margherita di un defibrillatore. E’ la doppia finalità del progetto voluto dall’assessorato allo sport e che a mesi dovrebbe partire. L’idea, fortemente voluta dall’assessore allo sport Cesare Ghezzi, colpito nel 2007 da arresto cardiaco, fu resa nota ad inizio anno. Sull’onda emotiva del dramma di Piermario Morosini, il calciatore del Livorno deceduto in campo sabato scorso, e nella piena consapevolezza che il defibrillatore è un dispositivo salva vita, i tempi della messa in atto del progetto comunale si stanno velocizzando.
“Vogliamo dotare il palazzetto di un defibrillatore- spiega l’assessore allo Sport Cesare Ghezzi, coadiuvato dal consigliere delegato Valeria Cassanmagnago- il progetto nasce dal fatto che le associazioni sportive che svolgono attività dilettantistica non hanno l’obbligo di avere a bordo campo un’ambulanza. In Macherio abbiamo molte associazioni e molti giovani che svolgono pratica sportiva. L’evento tragico di Morosini ci ha sollecitati a dare un’accelerata al progetto”. Le fasi del progetto. “Abbiamo già spedito una lettera a tutte le associazioni sportive alle quali abbiamo illustrato il progetto” spiega l’assessore Ghezzi “uno o due rappresentanti per associazione faranno il corso di rianimazione cardio polmonare. L’intenzione è quella di coinvolgere personale specializzato della Onlus “Brianza per il Cuore””.
Cultura sanitaria, finalizzata all’acquisto di un defibrillatore. “Sì, con l’aiuto di sponsor intendiamo poi arrivare ad acquistare un defibrillatore che possa essere dato in dotazione alle associazioni sportive durante manifestazioni o attività nel palazzetto. Spero davvero di riuscire a portare in porto questo progetto. Quello che è accaduto allo sfortunato calciatore del Livorno ci spinge a non perdere tempo e a mettere in campo le nostre energie”. Il progetto comunale ha già raccolto ampi consensi tra le associazioni. Il corso è fondamentale. Alle volte, infatti, in presenza di un defibrillatore si è constatato che non vi erano persone abilitate ad usarlo. Ecco perché è indispensabile spiegare ai rappresentanti delle associazioni come utilizzare questo fondamentale dispositivo sempre più definito un vero e proprio “salva vita”.
Nello sport dilettantistico, poi, molte società ne sono sprovviste. E per gli amatori i rischi si moltiplicano. Ecco perché il progetto comunale pensato dall’assessore Cesare Ghezzi vuole dare anzitutto conoscenza degli strumenti. Per poi consentire a chi pratica sport in paese di continuarlo a fare, serenamente e in allegria, con un “amico” in più al nostro fianco. Che potrà entrare in scena, se necessario. Amare lo sport per amare se stessi e gli altri. Le regole sono uguali per tutti. Solo così, sport e salute vanno davvero a braccetto.
Elisabetta Pioltelli