Un branco di cani fa una strageSgozzati un meticcio e delle capre

Un branco di cani fa una strageSgozzati un meticcio e delle capre

Brugherio – Un cane e quattro capre allevate all’interno di un piccolo recinto allo scopo di ricavarne il saporito latte. È il bilancio delle vittime del feroce attacco di un branco di cani, presso i campi che si trovano in zona Cascina Comolli, dove alcuni cittadini hanno a disposizione qualche appezzamento per coltivare e allevare le caprette. La scena che si è presentata sabato mattina davanti ai loro occhi è stata raccapricciante: quattro capre sgozzate da quegli stessi cani che la sera prima avevano avuto la meglio sul bastardino che scorrazzava nei dintorni. A quel punto i proprietari degli animali hanno chiamato la polizia locale. I vigili sono arrivati dal comando di via Quarto, ma non hanno potuto fare altro che constatare l’ecatombe di ovini, ascoltare il racconto dei proprietari e coinvolgere le figure competenti.

Gli occupanti dei terreni che si trovano in prossimità della Candy, in via Comolli, hanno spiegato di aver notato quei cani già la sera prima quando hanno trovato il loro cane azzannato a morte. Anche la giornata della strage di caprette, il branco è stato avvistato chiaramente nei dintorni dell’appezzamento recintato. Ma se in un primo momento si è pensato a un branco di cani randagi, con la sorpresa che accompagna episodi simili in zone in cui non se ne contano, l’ipotesi che si è poi fatta largo è che il gruppo di animali abbia in realtà un padrone, un padrone non particolarmente oculato nella gestione dei suoi sette, o otto, animali. Pare infatti che in città ci sia un branco che saltuariamente scappa dal recinto di casa per attraversare le zone periferiche della città e per poi fare ritorno dal padrone. Impossibile però stabilire con certezza che quegli animali siano gli stessi che hanno assalito e ucciso le caprette.

In ogni caso, i proprietari degli animali morti hanno spiccato una denuncia contro ignoti presso la polizia locale di via Quarto, avviliti per la morte delle capre e indispettiti per la perdita di quella che per loro era anche una fonte di profitto. Gli agenti hanno fatto intervenire l’accalappiacani che però sembra non essere riuscito a rintracciare gli animali. Sul luogo dei fatti, nella giornata di sabato, è stato chiamato anche il veterinario che ha disposto il trasferimento delle carcasse presso un inceneritore, per tutelare le condizioni igieniche del posto. All’indomani della vicenda, un inquietante punto interrogativo resta: e se il branco si fosse imbattuto in una persona, magari sola? Sulla non aggressività di questi animali nei confronti dell’essere umano, a questo punto, sarebbero in pochi a scommettere.
Valeria Pinoia