Tutte le fontane in tilt a BrugherioE’ stata la "Banda del pesce rosso"

Tutte le fontane in tilt a BrugherioE’ stata la "Banda del pesce rosso"

Brugherio – Attacco al potere, passando attraverso le fontane della città? Tra il 19 maggio e lo scorso fine settimana, nell’arco di cinque giorni, tutte le fontane brugheresi sono state oggetto di un vero e proprio sabotaggio che le ha ridotte a putridi stagni, immobili e inguardabili. Uno spettacolo desolante che assume più i contorni del giallo che quelli del comune atto vandalico.

Calce, ombrelli, un contatore e perfino pesci rossi. Un campionario completo che con tutto fa rima, tranne che con una piazza. Gli oggetti sarebbero stati portati sul posto e gettati deliberatamente nelle cinque fontane cittadine allo scopo preciso di bloccare ventole e pompe e di mandare in tilt i giochi d’acqua. Un piano preciso dunque, ordito nell’ombra e messo a segno probabilmente nelle ore notturne con sorprendente efficacia.

“E’ evidente che non si tratta dei soliti atti vandalici che, purtroppo, ogni tanto deturpano e rovinano le fontane brugheresi – ha commentato infuriata l’assessore ai lavori pubblici Silvia Bolgia – Sono furibonda, i danni sono numerosi e, se qualcuno voleva attaccare l’assessore, non si è ricordato che a fare le spese di questa impresa sono soprattutto i cittadini".

Il tour dei sabotaggi è partito dalla fontana di Piazza Virgo Fidelis. Qui, lunedì mattina, gli addetti alla pulizia delle strade hanno trovato, nel canale principale, un ombrello, giornali, erba, terra con lombrichi, petardi, tre pesci rossi vivi, massi e porzioni delle copertine di marmo asportate dalle sedute della piazza. L’elenco della Bolgia parla anche di “manomissione della griglia centrale con un bastone di legno, con danni al galleggiante sottostante e ripercussioni sul normale ricarico dell’acqua con conseguente rumore di pompe che girano a vuoto”.

Ancora peggio è andata in piazza Giovanni XXIII: scardinato a calci, il contatore Enel è finito in vasca generando un cortocircuito che ha bloccato e bruciato la pompa. In Piazza Santa Caterina, la fontana era “vestita” di un “cappotto” di materiale simile alla calce che ha otturato il filtro di aspirazione. Non lontano, per terra, un pesce rosso morto, presumibilmente sfuggito accidentalmente alla presa degli ignoti, ha costituito una sorta di firma dei sabotatori.

La “banda del pesce rosso” ha poi attaccato la fontana di piazza Santa Caterina e il gran finale è stato inscenato in piazza Roma, con ammassi di carta a bloccare la pompa e la formazione di uno stagno verde mucillaginoso con ben sette pesciolini vivi.
Valeria Pinoia