Truffa delle patenti facili:due arresti a Giussano

Due arresti a Giussano nell'ambito dell'operazione che ha portato alla scoperta di un vasto giro di patenti facili, rilasciate con esami truccati e funzionari della Motorizzazione compiacenti. Ai domiciliari sono finiti i titolari dell'agenzia Borrello.
Truffa delle patenti facili:due arresti a Giussano

Giussano – Arrivavano da tutta Italia per ottenere la patente di guida. Pagando profumatamente. Dai 2000 ai 4500 euro e la patente era assicurata. Anche a chi non conosceva una parola d’italiano e quindi finiva sulle strade senza conoscere le regole del codice stradale.  Tanti gli immigrati che hanno sfruttato il sistema truccato. Una maxi truffa, smascherata dai carabinieri di Seregno guidati dal capitano Luigi Spenga, insieme ai colleghi di Sesto San Giovanni, che al termine di un’indagine durata un anno e coordinata dai sostituti procuratori monzesi Salvatore Bellomo e Caterina Trentini, hanno arrestato 15 persone, di cui 6 gestori di scuole guida e 9 funzionari della motorizzazione civile di Milano, ora ai domiciliari, con l’accusa di associazione a delinquere, corruzione, falso in atto pubblico. Altre 136 persone sono state denunciate a piede libero. 

Al centro dell’operazione denominata “Easy Driver” c’erano 4 scuole guida con sedi tra le province di Monza e Milano. Una si trova a Giussano, la “Borrello”. Le altre scuole guida sono invece di Brugherio, Cologno Monzese e Milano.  Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, che hanno anche filmato con telecamere nascoste una sessione d’esame e la consegna di una mazzetta, il sistema escogitato era ben collaudato. Attraverso degli intermediari (una dipendente e un ex dipendente della motorizzazione) i gestori delle scuole guida erano in contatto con funzionari della motorizzazione compiacenti. 

Facevano in modo di combinare sessioni d’esame, ispettori compiacenti e candidati che avevano pagato la loro somma. Agli esami programmati, quindi, si presentavano gli ispettori e i funzionari corrotti. I candidati, dietro pagamento, potevano così avere direttamente la risposta ai quiz dagli stessi istruttori, che suggerivano con spavalderia, come testimoniano anche i filmati delle forze dell’ordine. Oppure, alcune scuole guida fornivano una specie di libretto di istruzioni con alcune parole chiave da individuare nei test, per dare le risposte esatte.

E’ stato accertato che il volume d’affari era di circa 80 mila euro per ogni semestre. Sono 136 le patenti accertate rilasciate in questo modo, pagando consistenti cifre: le hanno ottenute 34 italiani e 102 stranieri di diverse nazionalità. Ma il giro potrebbe essere  molto più vasto. Col passaparola, i candidati arrivavano davvero da tutta Italia per sostenere l’esame con le scuole guida truffaldine. Ottenevano così la patente, (anche di diversa fascia) senza però conoscere nulla del codice stradale.

L’inchiesta è partita quando i militari hanno fermato, a Cologno Monzese, un immigrato che aveva la patente, ma non spiccicava una parola d’italiano. I militari si sono insospettiti e sono quindi arrivati col tempo a scoprire la truffa. Ora ci sarà un processo, ma un fatto è certo: chi ha pagato per ottenere la patente in modo illecito dovrà rifare l’esame.
P.F.