Triuggio: morto don Pietro BrivioQuesta mattina i funerali

Triuggio: morto don Pietro BrivioQuesta mattina i funerali

Triuggio – Tregasio saluta questa mattina don Pietro Brivio. Dopo una lunga malattia ed una vita passata a servizio della Chiesa e della gente di Tregasio, di cui è stato parroco per più di quarant’anni, il sacerdote è morto nel tardo pomeriggio di venerdì. Da quel momento sono state molteplici le visite al corpo del sacerdote e le persone che si sono fermate a salutare ed a pregare per l’uomo che li ha guidati pastoralmente per quattro decenni.
Don Pietro è infatti giunto a Tregasio nel 1967, dopo aver vissuto la prima esperienza pastorale a Cormano: da quel momento è stata fissa e costante la sua presenza nella comunità, per il quale ha lavorato con tanta passione. In un’intervista rilasciataci qualche tempo fa ha ricordato quali siano state le priorità che hanno contraddistinto la sua missione pastorale: “La mia attenzione nel lungo periodo trascorso alla parrocchia di Tregasio, è stata vissuta cercando di unire la parte formativa delle persone ed il loro coinvolgimento negli aspetti più ricreativi ed aggregativi della comunità” e difatti sono numerose le testimonianze che dicono come fosse attento sia all’educazione e formazione delle coscienze, come anche fortemente desideroso di coinvolgere le persone nella vita della comunità.
Una conferma che viene anche da uno scritto di monsignor Riboldi, vescovo emerito di Acerra, originario di Tregasio, redatto in occasione del cinquantesimo di Messa di Don Pietro: “Non è mancata in lui la saggezza di cogliere i segni dei tempi e quindi di impostare una cura pastorale che segnasse i tempi nuovi per la fede e per la solidarietà che sono la sola vera nobiltà dell’anima”. Nell’occasione parole di stima sono state rivolte anche dall’arcivescovo di Milano, Cardinal Dionigi Tettamanzi: “Attraverso il ministero della parola e della carità si è fatto prossimo a tutti, aiutando ciascuno a vivere la propria fede, suscitando l’affetto e la riconoscenza dei fedeli”.
Rudy Suma