Trenord e il Besanino del futuroDa settembre 11 treni tutti nuovi

Il futuro per la linea ferroviaria Monza-Molteno-Oggiono è arrivato. E ha un nome: Stadler GTW. Si tratta del nuovo treno che enterà in servizio, da settembre, sulla storica Mmo. Mercoledì mattina la presentazione ufficiale nel deposito Trenord di Novate milanese.
Trenord, vandali ancora in azioneVetri infranti, treni inutilizzabili

Besana in Brianza – È stato presentato questa mattina, nel deposito di Trenord a Novate Milanese e alla presenza dei responsabili del comitato pendolari di Besana, il primo degli undici, nuovi, treni Stadler GTW che entreranno in servizio da settembre sulla linea ferroviaria Monza-Molteno-Oggiono. I nuovi treni offrono 243 posti a sedere nella composizione standard di 4 carrozze, che potranno essere raddoppiate negli orari di maggior traffico. Dotati di impianto di climatizzazione e telecamere antivandalismi, i treni possono raggiungere una velocità massima di 140 chilometri orari. Gli spazi interni sono comodi, luminosi grazie a grandi finestre, mentre le porte d’accesso sono ampie per una facile e rapida salita dei passeggieri. Ogni posto a sedere avrà a disposizione delle prese della corrente per attaccare computer o ricaricare telefoni cellulari. Un innovativo sistema, tipo il Kers montato sulle auto di Formula 1, permetterà di accumulare l’energia prodotta durante le frenate. Il primo di questi convogli entrerà in servizio a settembre, dopo aver affrontato i test previsti dalla normativa nazionale in materia di omologazione del materiale rotabile. Il piano di consegne della Stadler prevede l’ingresso in esercizio di tutti i treni tra settembre e dicembre. Gli 11 convogli sono costati complessivamente 65milioni di euro e rientrano nella commessa di 19 treni ordinati da Regione Lombardia per potenziare la flotta dedicata al servizio ferroviario regionale.

Soddisfatti, ma realisti, i due membri del Comitato pendolari di Besana presenti al battesimo del nuovo treno: «Si tratta di un bel passo nel futuro, se pensiamo che adesso stiamo viaggiando su treni che hanno almeno 40 anni. Trenord e Regione Lombardia hanno investito sui treni, ora noi dobbiamo fare pressioni du Rfi perché ammoderni la linea. Non possiamo avere treni capaci di andare a 140 chilometri orari su una linea dove al massimo si può procedere a 60 chilometri orari. Ci vogliono investimenti, bisogna risolvere il problema dei punti di scambio, sono ormai troppo pochi. Questo vuol dire che se un treno accumula minuti di ritardo, lo accumuleranno anche i treni successivi per almeno due ore. Arrivati i treni, ora tocca alle infrastrutture».