The Cranberries tourHey, ora si riparte

Alessio riparte per la parte finale del tour dei Cranberries nella reunion. Prima Padova, poi Milano, quindi Roma e poi fuori dall'Italia un'altra volta. Insomma: si va. Ma prima, un sorpresa. Prima dei Cranberries tocca agli Europe. Davvero. Proprio quelli.
The Cranberries tourHey, ora si riparte

“Siamo orgogliosi di annunciare che Il Cile e la sua band, sull’onda del successo di Cemento Armato e nel pieno del “Siamo morti a vent’anni tour”, apriranno i tre imperdibili spettacoli italiani dei Cranberries”.

Cosaaaaaaaaaaaaaaaaaaa??? Perchéééééééééééééééééééééé??? Cosa ho fatto di maleeeeeeee???

Questa è la mail che LiveNation Italia mi ha mandato oggi mentre tornavo a casa dal lavoro. No, perché io dico: non bastava la pioggia, non bastava la bora, non bastava la neve, non bastava la perturbazione atlantica (penso) che abbasserà le temperature di almeno 10 gradi, non bastava che mi devo fare Padova-Milano di notte subito dopo il concerto. Non bastava tutto questo? No, evidentementete questa catastrofica congettura astrale aveva per me in serbo anche questa bellissima sorpresa. Voglio morire. Unico vantaggio: si dorme un’ora in più, grazie all’ora legale. Forse. Forse si dorme un’ora in più, non forse legale. Almeno quella.

Non so se sarà soggezione oppure no ma io adesso mi sento addosso tutti i mali del mondo, pressione sotto i piedi, bruciore di stomaco, nausea (a dire la verità ho appena cenato da McDonald’s), mal di schiena, mal di gola. In poche parole mi sento a pezzi. Lo so lo so… sono una pippa d’uomo. Diciamo che mi sento così ogni volta che devo partire. Una delle poche note positive di questo lungo weekend di passione è che mi porto dietro mia moglie, lei ha molta più esperienza di me in campo di tour, anche lei segue un gruppo: lei addirittura ha assistito a 289 concerti del suo gruppo preferito. Si, non avete letto male: 289 concerti. Ma questa è un’altra storia, magari un giorno vi racconterò anche la sua.

Dicevamo: sono contento che lei venga con me, mi dà supporto e soprattutto mi sopporterà per tutto questo tempo. O almeno lo spero. Già lo so, mi romperà talmente tanto le scatole per farmi mangiare – siamo giusto uno l’opposto dell’altro, quando sono nervoso mi si chiude lo stomaco mentre lei si mangerebbe anche le transenne (e se pesa 40 kg è già tanto… tutte le fortune agli altri). Volete sapere come ho fatto a convicerla? Be’ anche se non vi interessa ve lo dico lo stesso, altrimenti che gusto ci sarebbe a scrivere qui. Posso dire quello che voglio (sì, ok, a parte le parolacce e un paio di altre cose).

Io ho provato all’inizio esclusivamente facendo gli occhi dolci, ma lei ha un sasso al posto del cuore e quindi nulla. Per un po’ mi ha detto sempre no. Poi un giorno guardando Ticketone vengo a conoscenza che un gruppo che lei ama, il suo primo gruppo preferito, suonava a Bassano sul Grappa. Appena glielo dissi, vidi nei suoi occhi il primo segno di cedimento. Si capiva che le cose stavano cambiando in mio favore. E poi arrivò il colpo di grazia, quel gruppo e l’organizzazione del concerto decisero di spostare il concerto da Bassano sul Grappa ad un venue (sì, mi piace come parola) a Padova stessa. Quindi suonavano a Padova il giorno prima dei Cranberries. I giochi erano fatti: ormai era in trappola, ormai avevo vinto. Mia moglie era dei nostri, mia moglie si sarebbe fatto lo stesso sbattimento che mi sarei fatto io. Mia moglie sarebbe stata lì con me.

Ahahhahahahahhahahahah… scusate scusate mi son dimenticato di dirvi di chi è il merito di tutto questo. Devo assolutamente dire grazie a Joey Tempest. Ve lo ricordate? E se vi dico The final countdown? Ecco, bravi: domani sera io andrò con mia moglie a vedere gli Europe. E sì, sono ancora vivi, sono ancora in attività. E domani al Gran Teatro Geox di Padova mia moglie tornerà per un paio d’ore ancora adolescente… speriamo solo che non mi faccia fare la coda la mattina presto e soprattutto speriamo che non mi faccia andare all’hotel dove alloggia la band… mmhhhhh… e se fosse lo stesso dei Cranberries?

Quasi quasi potrei farci un pensierino 😉 Questa sera è serata di valigie. Il mio incubo peggiore, e poi farle insieme a mia moglie è quasi surreale. Io sono sempre approssimativo a fare certe cose ed è per questo che mi dimentico sempre tutto, invece lei è molto “svizzera”: nulla è lasciato al caso, tutto organizzato nel minimo dettaglio. Risultato? Ci stiamo portando via la casa intera: 2 trolley, 2 sacchi a pelo, 2 borse con viveri e tutto il necessario per la sopravvivenza, 2 zaini, 2 computer, un milione di cavi elettrici che se li attaccassimo tutti insieme potremmo provocare un corto circuito in tutta la città veneta, borse, borsette ed altri orpelli vari. A noi non ci frega nessuno. Ci siamo e quindi. Partiamo: ci si vede domenica al Palafabris 🙂
Alessio

Ps: guardate la foto e poi ditemi che non sono aziendalista io.