Tentata truffa in nome dell’AvulssAgrate, il volontariato è in allerta

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Agrate Brianza – Pare la replica esatta di quanto accadde poco più di un anno fa. In questi ultimi giorni, in diverse abitazioni di Agrate Brianza sono giunte telefonate con la richiesta di contributi, da versare in contanti, per sostenere l’acquisto di un pulmino destinato all’Avulss. Niente di più falso, spiegano dall’associazione, lanciando un immediato allarme truffa e chiedendo alla gente di alzare la guardia. Il tentato raggiro funziona in questo modo. Il contatto avviene appunto per via telefonica; una persona si qualifica come volontario, chiede di fissare un appuntamento per riscuotere denaro, e spiega che questi soldi serviranno all’acquisto di un automezzo per il servizio trasporti effettuato dall’Avulss.

«Proprio in questi giorni anche due nostre volontarie hanno ricevuto questo tipo di telefonata – ha spiegato Carmen Collia, presidente Avulss – Hanno subito messo in allerta l’associazione, naturalmente. Ci preme far sapere a tutti gli agratesi che l’Avulss non sta effettuando alcuna raccolta fondi per l’acquisto di un pulmino, che queste persone sono evidentemente dei truffatori e che in ogni caso Avulss non autorizza alcuno a raccogliere fondi, né i nostri metodi di raccolta sono mai stati quelli del porta a porta».
Una situazione analoga si era verificata nel dicembre del 2008, quando la truffa telefonica era stata tentata associando la richiesta di contributo, 50 o 100 euro la tariffa proposta allora, a una non meglio precisata finalità benefica in capo all’Avulss e all’Unitalsi. Circostanze che entrambe le associazioni avevano subito smentito. In quel periodo, Avulss si stava preparando al taglio del nastro della nuova sede di via Verdi, e aveva aperto una sottoscrizione a premi per sostenere i costi dell’arredo, mentre Unitalsi era in procinto di acquistare un automezzo attrezzato per disabili. Fattori che probabilmente hanno fatto da cornice di credibilità per il truffatore.

Oggi l’aggancio utile potrebbe essere la raccolta fondi per il Fondo Famiglia Lavoro, attivata nell’ambito della Settimana del volontariato, manifestazione che vede in campo tutte le associazioni agratesi e che si è conclusa domenica. «Forse è proprio questa la chiave per capire questi episodi – ha aggiunto la presidente – Questa gente cerca sempre di sfruttare ogni circostanza capace di indurre le persone a fidarsi, in vista di un fine di beneficenza. È un modo per fare abbassare la guardia. Ma il sostegno al Fondo diocesano nulla ha a che vedere con telefonate e visite a domicilio».
Anna Prada