Spotted mania nel VimercatesePagine per messaggi anonimi

Frasi sull'amore, sul sesso, insulti. Anonime. Sulle bacheche virtuali si può scrivere di tutto e i social network diventano piazze senza controllo. Anche nel Vimercatese è spotted-mania.
Spotted mania nel VimercatesePagine per messaggi anonimi

Vimercate – Sono le scritte nei bagni nella versione 2.0. Ovvero nella versione rivisitata e corretta dalle nuove tecnologie. Sono le pagine ”spotted” che da qualche mese stanno spopolando sui social network, e che, di fatto, stanno diventando un fenomeno di costume. In pratica l’uso di lasciare messaggi d’amore anonimi non è mai tramontato. Ha solo cambiato veste.

La genesi – Secondo le leggende in Rete, la nascita e l’uso in internet della parola ”Spotted”, che tradotta dall’inglese significa ”avvistato”, è da attribuirsi alla famosa serie televisiva americana Gossip girl in onda sulle reti Mediaset qualche anno fa. Chi ha avuto modo di assaporare le vicende dello sceneggiato, sa già che la parola ”Spotted” veniva utilizzata all’inizio dei monologhi della misteriosa blogger che raccontava i pettegolezzi di quella gioventù dorata di Manhattan. Nel mondo del web il meccanismo è simile.
La nuova mania ha già tre anni sulle spalle. Tutto sembrerebbe partito nel 2010 da un’idea di uno studente di informatica dell’University College of London con la creazione di un sito internet ad hoc dove venivano raccolte dediche d’amore anonime dirette alle ragazze della scuola. Da lì, l’iniziativa si è rapidamente diffusa in Europa e in America soprattutto tra gli studenti universitari, abbandonando però siti specifici per approdare al più diffuso Facebook.com.

Come funziona? – Anzitutto si creano pagine che siano intitolate con la parola ”spotted” seguita dal nome di un paese o di un luogo. Le pagine in questo modo calamitano gruppi di utenti che appartengono a una stessa università, o ad un ambiente frequentato da più persone, le quali si lanciano messaggi sulla bacheca nel più totale anonimato. Come? Inviando una mail privata agli amministratori della pagina che provvederanno a moderarla e pubblicarla senza indicare il nome del mittente, né quello del destinatario.
L’argomento più discusso, ovviamente, è l’amore.
Ma non mancano poi battute ironiche, come gli avvertimenti a ”persone moleste” che violano le regole di un luogo specifico.
Fin qui la teoria. Ma la pratica? Il vimercatese come è messo a pagine spotted? Sono molti gli esempi che si possono fare. Ciascuno con una sua caratteristica particolare.

I casi vimercatesi – C’è lo spotted della biblioteca di Vimercate di piazza Unità d’Italia. In totale sono circa 375 utenti iscritti con un’immagine di presentazione che chiarisce subito il tenore delle conversazioni: una ragazza seminuda tra gli scaffali di un deposito di libri. Qui l’argomento che va per la maggiore è la passione. Quella accesa da focosi maschi universitari intenti a studiare diritto penale. Oppure da giovani studentesse di filosofia chine sui testi di Platone. Ma, essendo una biblioteca, non mancano lamentele per avventori indisciplinati.
Restando a Vimercate, non si può non citare la pagina dedicata all’Omnicomprensivo di via Adda: 2.273 utenti, a giovedì. Anche in questo caso l’argomento che spopola tra i teenagers è la cotta adolescenziale. Per chiudere il ”capitolo Vimercate” si deve riportare la pagina dedicata alla Locomotiva, il famoso pub di piazza Marconi.

Ampliando lo sguardo vale la pena ricordare che un po’ tutti i comuni dell’area del vimercatese hanno la loro pagina spotted.
Anche le scuole medie inferiori di Cornate d’Adda, come pure il treno Carnate-Monza. E ce n’è una dedicata al Globo di Busnago che è stata recentemente bacchettata dalla direzione del centro commerciale per l’uso improprio del logo fatto dagli amministratori della pagina stessa. Là si commentano le curve delle clienti, ma anche i loro atteggiamenti scontrosi.

Un mare di abusi – Non mancano anche gli abusi. Infatti nelle pagine gestite per lo più da studenti delle scuole superiori sono venuti alla luce episodi di cyber-bullismo. Noto è il caso dell’Einstein di Vimercate dove gruppi di studenti, ma anche di professori, venivano fatti oggetto di scherno, in modo evidente, su argomenti personali.
In quel caso i vertici della scuola sono dovuti intervenire per far chiudere la pagina.
Lorenzo Merignati