Sovico: topi di fogna, allarmeInfestato il laghetto Belvedere

I topi tra papere e cigni. I roditori sono apparsi al laghetto Belvedere e all'oasi naturale di Sovico sono state posate in più punti delle trappole di cattura e appositi sistemi di derattizzazione. Proprio per i topi, in alcuni casi anche non di piccole dimensioni, è saltata un'iniziativa di pesca rivolta ai disabili.
Sovico: topi di fogna, allarmeInfestato il laghetto Belvedere

Sovico – Tra papere e cigni… i topi. I roditori sono apparsi al laghetto Belvedere e all’oasi naturale sono state posate in più punti delle trappole di cattura e appositi sistemi di derattizzazione. I topi sono stati avvistati in particolare dai volontari dell’associazione Amici del Lambro che, in previsione delle iniziative legate alla pesca al laghetto, hanno immediatamente avvertito l’amministrazione comunale.

A causa della presenza dei topi, in alcuni casi anche non di piccole dimensioni, è saltata nei giorni scorsi un’iniziativa di pesca rivolta ai disabili. Lo sfalcio dell’erba è stato di recente puntuale, così come l’intervento di deratizzazione. Si tratterebbe della presenza di ratti di fogna che, come noto, prediligono come habitat le zone esterne vicino ai corsi d’acqua. Attirati in zona anche da coloro che, sulle sponde, gettano mais e farinacei con l’intento di alimentare i cigni.

Il laghetto Belvedere, roditori a parte, sembra avvertire anche altre piccole problematiche. Il laghetto naturale, infatti, appare in sofferenza dal punto di vista del ricircolo dell’acqua, il cui livello è infatti giudicato troppo basso dai pescatori ed esperti delle associazioni locali. Per di più la stagnazione dell’acqua non sarebbe adeguatamente evitata a causa del fermo delle pompe.

Il risultato è che attualmente il laghetto Belvedere, allo sguardo del visitatore appare tutt’altro che paradisiaco. Seppur le soluzioni siano facilmente applicabili e auspicate da più parti. Il laghetto è inserito in un ampio spazio verde che è stato attrezzato nel tempo con nuove panchine, ma è nel 2009 che l’area viene interessata da un’importante opera di riqualificazione.

Lo spazio gradevole utilizzato da famiglie e anziani, soffre oggi di alcune carenze che, a distanza di soli tre anni da un massiccio intervento di risanamento, rischiano di compromettere se non l’adeguato, certamente il migliore utilizzo del bacino artificiale. La comparsa degli sgraditi roditori, aggiunge un ulteriore velo di rammarico ad una situazione che dovrebbe beneficiare di interventi mirati atti a scongiurare problematiche che col tempo potrebbero diventare più importanti.

Con la bella stagione alle spalle, è pacifico pensare ad una frequentazione meno assidua del laghetto Belvedere, oasi verde apprezzata per il fresco estivo. La piacevolezza di una passeggiata autunnale può tuttavia conservare un fascino immutabile, specie in mattinata. Ed è per questo che le sollecitazioni che giungono da più parti invitano ad un controllo più puntuale delle condizioni di salute del bacino artificiale affinché Belvedere non rischi di restare solo di nome, ma continui ad esserlo anche e soprattutto di fatto.
Elisabetta Pioltelli