Sovico: pre e post scuola,asilo e Comune ai ferri corti

Sovico: pre e post scuola,asilo e Comune ai ferri corti

Sovico Ripristinata la corsa del pullman per la scuola dell’infanzia, pareva essere tornato il sereno tra l’amministrazione comunale e la scuola paritaria <Santa Gianna Beretta Molla>. Soddisfazione e apprezzamento sono stati espressi da Maristella Pirola, presidente del Cda della scuola. Tuttavia, la presidente ha ritenuto di esprimere <rammarico, sorpresa e disappunto> per il fatto che il sindaco e il vicesindaco non avessero chiarito alcuni aspetti che ora il Cda della <Santa Gianna Beretta Molla> ha inteso precisare per tutelare l’immagine della scuola.

I toni sono tutt’altro che distensivi. <Le incaute affermazioni rilasciate da sindaco e vice sindaco in sede di consiglio comunale del 28 giugno e durante l’incontro con i genitori del 29, secondo cui le insegnanti, dovendo garantire per legge 40 ore settimanali, avrebbero dovuto anche sobbarcarsi il pre e post scuola senza costi aggiuntivi per le famiglie, hanno creato scompiglio e sorpresa nei genitori> afferma Pirola <che hanno sollevato seri dubbi sull’operato della scuola circa la legittimità dell’addebito dei relativo costi.

Purtroppo tali affermazioni, assolutamente non veritiere, hanno creato grande confusione e sono risultate gravi e lesive dell’immagine della nostra scuola e della propria autonomia decisionale. Non spetta infatti agli amministratori comunali stabilire come impegnare il personale della scuola. Secondo l’orario previsto dal contratto di lavoro, di 35 ore settimanali, le insegnanti non hanno assolutamente la possibilità di coprire anche il tempo del pre e post scuola, che risulterebbe a pagamento anche con l’intervento di personale specifico.

Risulta pertanto del tutto giustificato e legittimo il comportamento della scuola nel richiedere il pagamento alle famiglie per questo servizio, e siamo veramente sorpresi dal fatto che i pubblici amministratori non fossero a conoscenza di questa situazione.

Abbiamo espresso la nostra sorpresa, il nostro rammarico e il nostro disappunto al sindaco e all’assessore all’istruzione chiedendo che ritrattassero pubblicamente, in sede di conferenza stampa, quanto impropriamente e scorrettamente affermato, ma ciò non ci risulta sia avvenuto per cui ci vediamo costretti a farlo noi per tutelare l’immagine della nostra scuola nei confronti dei genitori e dei cittadini>.
Elisabetta Pioltelli