Sovico: domattina la cremazionedell’indiano suicida nel Lambro

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Sovico Si chiama Singh Harbilas, l’uomo di origine indiana, il cui corpo è stato rinvenuto senza vita venerdì scorso nelle acque del fiume Lambro, all’altezza della grotta della Madonnina, in zona <Preello>a Sovico. Il 45enne residente in via Lambro a Sovico, si era allontanato  da casa mercoledì pomeriggio senza fare più rientro. Dopo ore di perlustrazione, il corpo è stato rinvenuto senza vita seminascosto dalla fitta vegetazione sotto la cappella della Madonna di Lourdes. Singh Harbilas era operaio presso una ditta di Carate e da circa 9 anni abitava a Sovico con la famiglia del fratello. Era sposato con figli che però vivono in India. Nessun dubbio sulle cause della sua morte, dovuta ad un suicidio. L’uomo, che non sapeva nuotare, si è probabilmente lasciato affogare. Ma l’elemento fulcro delle indagini che sosterebbe la tesi del suicidio, è il ritrovamento dell’agendina, con al suo interno una lettera nella quale era chiara la sua intenzione di voler porre fine alla sua vita. Il corpo del giovane indiano seguirà il rito di cremazione che si svolgerà questa mattina alle 6, sabato 28 luglio, con partenza dal cimitero di Sovico e ritorno dell’urna nella propria abitazione in via Lambro per una preghiera comunitaria nel rispetto del loro culto.
Erica Sironi